Continua a complicarsi il caso su Harvey Weinstein, accusato giorni fa di molestie sessuali e licenziato dalla società.

A quanto pare la giornalista Sharon Waxman, fondatrice di The Wrap, aveva già investigato su presunti abusi compiuti da Weinstein nel 2004, rintracciando una donna a Londra dopo un incontro sessuale forzato con il produttore; l’inchiesta sarebbe stata insabbiata anche a causa dell’intervento di personalità del calibro di Matt Damon e Russell Crowe. L’editore del New York Times ha rigettato poche ore fa le accuse della Waxman.

Intanto emerge un’ulteriore testimonianza: la modella Zoë Brock avrebbe dovuto, stando alle dichiarazioni, chiudersi a chiave nel bagno per respingere le avances di Weinstein. Fanno ancora più scalpore le recenti dichiarazioni di due dive come Angelina Jolie e Gwyneth Paltrow, che si sono aggiunte alla lista di chi avrebbe subito le molestie di Weinstein.

Anche Asia Argento ha dichiarato di avere subito molestie e di essere stata costretta a ricevere sgradevoli (a dir poco) attenzioni.

Molte personalità di Hollywood, tra cui Meryl Streep, Jennifer Lawrence e George Clooney, si sono schierate nel frattempo in modo netto contro il produttore.