News
Incontro del 17 aprile al Centro Sperimentale di Cinematografia con la classe IVB ginnasio dell’Istituto Superiore "A. Paradisi" di Vignola (MO): i vostri elaborati!

Al termine dell’incontro abbiamo invitato gli studenti a redigere una recensione su uno dei due corti proposti durante il workshop: ALMA (Rodrigo Blaas, 2009) e PRESTO (Doug Sweetland, 2008). Ecco i lavori che hanno meritato la pubblicazione!

 

Anna Bernardoni

ALMA

 

“Anima”. Non è un caso se il titolo del cortometraggio, “Alma”, ha questo significato in spagnolo, la lingua del regista Rodrigo Blaas che ha creato questo sottile horror nel 2009, ma non c’è bisogno di conoscere una lingua in particolare per rimanere colpiti da questa storia breve, eppure potente.

Alma è anche il nome della protagonista, di fatto l’unico personaggio che vediamo davvero agire nel mondo solitario dell’ambientazione. Guardiamo Alma, una bambina spensierata, aggirarsi per le strade di una città deserta e innevata, ignorando i manifesti di ragazzini scomparsi che tappezzano i muri delle case, fino ad arrivare ad una parete con una lavagna coperta di nomi, firme di bambini di passaggio. Senza pensarci Alma vi aggiunge il proprio, per poi accorgersi della vetrina del negozio dall’altra parte della strada, già notata – con la sua strana forma – da noi spettatori, dietro la quale compare una bambola. Avvicinandosi, Alma scopre che è identica a lei. E quando il giocattolo scompare e Alma decide di entrare nel misterioso negozio, che sembra vuoto, noi entriamo nel vivo della storia. Non rovinerò a tutti il crescendo e la conclusione della vicenda: basti dire che si incontreranno citazioni importanti – molti appassionati apprezzeranno i riferimenti a “Shining”, abilmente calati in un’atmosfera di subdola tensione – e che, prestando la dovuta attenzione ai particolari, mai lasciati al caso, potrete godervi il cortometraggio sino al finale. Inquietante quanto basta. Tutti i pezzi andranno a posto nella vostra testa: anche se possiamo notare molti dettagli… rivelatori ai quali Alma, presa dal desiderio di questa bambola fuori dal comune, non dà peso, il mistero e la sorpresa ci coinvolgono comunque.

Consiglio decisamente il film a chi voglia vedere qualcosa che, in pochi minuti, senza ricorrere allo splatter o ad altri espedienti, riesca ad essere inquietante, davvero inquietante, ma soprattutto profondo e incisivo. Ognuno può trarre le sue conclusioni dalla visione. Personalmente, ho ricevuto questo messaggio: conformarci a ciò che fanno tutti, magari inseguendo false promesse, può essere pericoloso. Rincorrere un’immagine falsa di quello che siamo, un modello costruito da altri, rinunciando a ciò che abbiamo, potrebbe costarci tutto. Forse la nostra stessa anima.

 

Alessia Cantergiani

PRESTO

 

Ecco il magico mondo della Pixar! “Presto” è un fantastico capolavoro realizzato in pochi minuti, ma che ti colpisce fino in fondo al cuore dal primo istante fino alla fine.

I protagonisti di questo cortometraggio sono un simpaticissimo coniglietto bianco e un famoso prestigiatore, che vuole dimostrare la sua abilità con i suoi due cappelli magici: per diversi imprevisti il coniglietto gli fa cambiare completamente il suo show rendendo tutto più comico, ma ottenendo sempre un gran successo da parte del pubblico. Le scelte musicali del regista completano l’intera scenografia rendendo le scene più accattivanti e divertenti. Anche la scelta iniziale di inquadrare un particolare della locandina è molto interessante e insieme alla prima scena il regista ci sottolinea già la trama del cortometraggio.

“Presto” è un cartone animato molto carino, consigliabile per tutte le età e per chi vuole allontanarsi per pochi minuti dalla realtà e immergersi in un nuovo mondo.

 

 

 

 

 

Irene Parmeggiani

PRESTO

 

Un coniglietto bianco che, tramite un susseguirsi di colpi e tranelli, come nella tradizione dei cartoon anni ’40, cerca di vendicarsi contro il mago Presto, il quale si è dimenticato di dargli la sua carota quotidiana: è questa la trama dell’avvincente cortometraggio “Presto”, che la Pixar ha estratto dal suo cappello magico.

Diretta da Doug Sweetland, la commedia è adatta a grandi e piccini, in quanto dietro alle esilaranti scene di conflitto tra il mago e il suo coniglietto, si nascondono messaggi più profondi, come il rapporto uomini-animali e il maltrattamento di questi ultimi, argomenti che, ultimamente, si stanno facendo largo tra l’opinione pubblica.

Il sottile riferimento al film “Pshyco”, che pochi riusciranno a cogliere, nella scena in cui il mago si trova a pendere dal tetto del teatro appeso per i piedi, rende il tutto più avvincente.

La sceneggiatura incalzante, la ricchezza di gag in puro stile “slapstick”, le musiche azzeccatissime di Scot Stafford, contribuiscono a rendere questa commedia semplicemente divertente, unite all’ambientazione indovinata e al ritmo travolgente della narrazione.

Aggiudicatasi quattro premi ed una nomination all’Oscar come miglior cortometraggio d’animazione, questa meravigliosa commedia del 2008, è uno di quei classici che non stancano mai.

 

 

Anita Tomesani

PRESTO

 

La Pixar è una delle case di animazione più influenti di sempre; produce un film all’anno, ma sempre un film che senza se e senza ma avrà un buon risultato al botteghino. In questo caso si tratta di un corto, e il messaggio che sensibilizza il pubblico c’è anche qui, anche se molto latente. Un coniglietto che lavora per un celebre mago vorrebbe sfamarsi prima di andare in scena, ma il suo capo non è dello stesso parere, tanto da non considerarlo affatto. Da lì il coniglietto inizia a sabotare lo spettacolo per richiamare la sua attenzione e alla fine i due raggiungono un compromesso, dopo che i dispetti del coniglio regalano una standing ovation al prestigiatore.

Il messaggio latente sembra essere quello della condizione degli animali nei circhi, e di come vengono maltrattati. Ma quello che ci viene mostrato è un corto comico, l’intento è divertire il pubblico e, pur essendoci, il messaggio toccante è molto nascosto.

Non manca anche un riferimento al film “Psycho” di Hitchcock, l’urlo celebre è presente durante il “volo” del mago causato dall’ennesimo dispetto del coniglio.

In conclusione si può dire che, presentato prima della proiezione di “Wall-e”, il corto è davvero impressionante se messi in contrapposizione. Una nomination agli Oscar davvero meritata, peccato la mancata vittoria.

Categorie

Maximal Interjector
Browser non supportato.