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La voce del documentario: ecco il programma del Festival dei Popoli 2015

 

100 film e 100 ospiti, tra cui il gruppo rock Marlene Kuntz, il musicista Roy Paci e l’inviato Fabrizio Gatti. Ventuno documentari in prima italiana nella sezione Concorso Internazionale

Il futuro del documentario alla 3/a edizione di Doc At Work

Il carisma del danzatore e coreografo israeliano Ohad Naharin in Mr. Gaga di Tomer Heymann – film di apertura della manifestazione; il conflitto contro l’Isis visto da vicino in The Black Flag di Majed Neisi; la straordinaria vita del “Re del Soul” James Brown in Mr. Dynamite di Alex Gibney; l’inedito autoritratto di Marlon Brando in Listen to Me Marlon di Stevan Riley; un incontro con Pepe Mujica, “il presidente più povero del mondo”, in Lessons from the Flowerbed di Heidi Specogna. E poi Complimenti per la festa, film-concerto che vede protagonisti i Marlene Kuntz, presenti alla proiezione, e la musica elettronica dei Daft Punk nel documentario Daft Punk Unchained di Hervè Martin-Delpierre. Sono alcuni degli eventi speciali in anteprima italiana della 56/esima edizione del Festival dei Popoli – festival internazionale del film documentario – che si terrà a Firenze dal 27 novembre al 4 dicembre.

Da segnalare tra le proiezioni anche My Budda is Punk sulla storia del venticinquenne Kyaw Kyaw che persegue il sogno di far decollare la musica punk nel Myanmar; Bakur sui guerriglieri del PKK in tre diversi campi del territorio curdo ai confini della Turchia e I am Sun Mu sull’artista contemporaneo Sun Mu, dissidente della Corea del Nord che vive in Cina, costretto a non mostrarsi in volto.

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Il programma conta 103 documentari, suddivisi in varie sezioni: Concorso Internazionale, con 21 tra corti, medi e lungometraggi inediti (due i titoli italiani che concorrono per l’alloro: L’infinita fabbrica del Duomo del duo D’Anolfi-Parenti e Sponde. Nel sicuro sole del Nord di Irene Dionisio); Panorama, una rassegna delle migliori produzioni italiane; I Mestieri del Cinema dedicato a uno dei più rappresentativi cineasti europei, il polacco Wojciech Staron, con una selezione di film da lui diretti o di cui ha firmato la fotografia; la retrospettiva Immagini del verbo amare, omaggio a Mary Jiménez, peruviana che vive in Belgio, autrice di film dalla profonda impronta autobiografica.

La terza edizione di Doc at Work, il mercato per la coproduzione internazionale di documentari, ospiterà lezioni e workshop tenuti da professionisti europei. Si segnala la presenza di buyers e broadcasters internazionali invitati a esaminare 14 film in fase di lavorazione.

All’Istituto Francese di Firenze si svolgerà il programma proposto da ACID, associazione per la distribuzione del cinema indipendente con sede in Francia che sostiene la diffusione del cinema di qualità. Inoltre verrà presentata – in abbinamento con la programmazione serale – una selezione di documentari per il web prodotti da “De Correspondent”, piattaforma olandese di giornalismo online che dà spazio ai retroscena, all’analisi delle notizie, all’approccio investigativo, concentrandosi su storie che sfuggono ai radar dei media.

Per gli amanti dei documentari insoliti, imperdibile la sezione Sui Generis, contenitore di pellicole che si rifanno ai grandi generi classici: dal musical all’horror; dal disaster movie al film d’animazione.

Tra le novità di questa edizione, un focus sull’immigrazione, intitolato “Alì nella città. Derive e approdi dei migranti contemporanei”, a cui è dedicata anche l’immagine del manifesto della 56/ma edizione.

Il programma completo è consultabile su www.festivaldeipopoli.org

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