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#LIFF2018: il programma di oggi, sabato 23 giugno 2018!

Il Concorso entra nel vivo con quattro film imperdibili!

 

Ore 14.15 – Concorso

L’empire de la perfection (2018) di Julien Faraut

Molti appassionati di tennis ricordano la finale degli Open di Francia del 1984, quando John McEnroe e Ivan Lendl si sfidarono in un match straordinariamente appassionante ed estenuante. Nascosto tra il pubblico di quella gara, vi era anche Gil de Kermadec, un cineoperatore che ha ripreso l’intero match concentrando le sue macchine da presa su John McEnroe. A distanza di anni, Julien Faraut ha messo mano al materiale firmando un documentario che è un omaggio appassionato e sincero al cinema e al tennis. L’empire de la perfection immerge il pubblico in un viaggio costituito da immagini sublimi e magiche, movimenti sinuosi e perfetti in grado di restituire la bellezza di uno sport e di un’icona senza tempo. Presentato all’ultima Berlinale. La voce narrante è di Mathieu Amalric.

 

Ore 16.15 – Concorso

Death in Sarajevo (Mort à Sarajevo, 2016) di Danis Tanović

Vincitore del Gran premio della Giuria alla Berlinale 2016, Death in Sarajevo è un lungometraggio folgorante, diretto con mano esperta e sicura da Danis Tanović. Sovrapponendo teatro e cinema, il regista dà vita a un vorticoso thriller capace di (ri)leggere la Storia.

Sarajevo, 28 giugno 2014: nel giorno del centenario dell’attentato che scatenò la Prima guerra mondiale, il lussuoso Hotel Europa deve ospitare una delegazione di diplomatici e politici arrivati in città per commemorare lo storico evento. Il film cala lo spettatore in un parallelismo storico di notevole fascino, attraverso un gioco al massacro che sancisce la “morte dell’Europa”, in un mondo dove il ricordo del passato e il presente sono spesso filtrati dagli schermi digitali.

 

Ore 18.15 – Concorso

Zama (2017) di Lucrecia Martel

Nel XVII secolo l’ufficiale sudamericano Don Diego Zama (Daniel Giménez Cacho), per volere della Corona Spagnola, si ritrova confinato in Paraguay. Vive isolato dal resto del mondo, lontano dagli affetti, a caccia di una promozione che tarda ad arrivare: per mettere fine a quella che è a conti fatti una prigionia forzata, Zama si avventurerà in una pericolosa missione nelle terre abitate dagli indiani. Lucrecia Martel, la regista de La Ciénaga (2001) e La niña santa (2004), racconta di una stasi vissuta in prima persona in questo dramma coloniale dai contorni misteriosi ed elusivi e permeato da un disarmante senso di impotenza, in cui le pulsioni del protagonista si inabissano nei meandri di una messa in scena rigorosa, minuziosa, tutta in sottrazione. Un film dal tono realistico ma dalle implicazioni illusorie, quasi oniriche, che guarda alla lezione di maestri come Manoel De Oliveira e Raoul Ruiz. Prodotto da Pedro Almodóvar, Gael García Bernal e Danny Glover.

 

Ore 21.15 – Concorso

Storia di un fantasma (A Ghost Story, 2017) di David Lowery

Dopo essere rimasto vittima di un incidente automobilistico, un uomo (Casey Affleck) fa ritorno come fantasma nella casa in cui ha abitato, provando a instaurare una nuova connessione con la sua amata compagna (Rooney Mara). David Lowery lavora nuovamente con la coppia Affleck-Mara dopo Senza santi in paradiso e firma un lungometraggio orgogliosamente indipendente, che punta in alto e affronta in maniera originale e coraggiosa il tema dell’elaborazione del lutto, dell’universo dei fantasmi e della ciclicità dell’esistenza. Una sorta di ghost story ai tempi di Instagram, esistenziale e seducente, che azzarda un mélo impossibile facendolo roteare intorno a una storia, indissolubile e universale, di spettri e di sentimenti: ogni storia d’amore è una storia di fantasmi.

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