Dopo il tentativo fallito di lavorare sul set di un film straniero, la ventiseienne Ana torna nella sua città natale a Strasburgo. Durante la rovente estate che segue, decide di sostituire la vasca da bagno della nonna con una cabina doccia, mangia piselli e carote con ketchup, guida una Porsche, raccoglie prugne, perde la patente, dorme con la sua migliore amica e torna con il suo ex. Un’estate particolare, nella quale cerca di rimettere in ordine la sua vita.
La francese Rachel Lang, classe 1984, si era fatta notare nel 2010 con un cortometraggio dal titolo Pour toi je ferai bataille, storia di una ragazza alla ricerca di se stessa che le valse il Pardino d’argento al festival del cinema di Locarno, più altre importanti nomination. Sei anni dopo la stessa attrice protagonista, Salomè Richard, bellissima e androgina, mostra totalmente il suo corpo (con una spontaneità che non tocca mai il volgare) in una pellicola che non racconta una storia da ricordare, ma l’estate di una ragazza alle prese con le difficoltà più comuni della propria esistenza: il distacco da una storia importante, la perdita dei propri cari, l’incolmabile senso di solitudine. Notevole è la capacità della giovane regista di porre l’occhio dello spettatore come incredibilmente interno alla vicenda e creare un rapporto empatico ed emotivo valorizzando momenti intimi di vita personale con estrema naturalezza.