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Milano Film Festival 206 – Il giorno delle "ragazze del porno"

Se pensate che un festival di cinema sia solamente film impegnati di paesi sperduti stasera arriva Valentina Nappi a darvi un motivo in più per presenziare: alle 20.30 allo spazio BASE verranno presentati Insight e Queen Kong, i primi due corti di un progetto del collettivo “Le ragazze del porno”che prevede dieci cortometraggi in cui varie registe italiane di età compresa fra i 25 e i 70 si propongono di superare la concezione di pornografia come diletto puramente maschile e di incentrare il dominio fisico e psicologico sulla figura femminile. A seguire, un confronto con Federico Bernocchi e De Gustibus, programma di Radio Popolare.

Insight (Le Ragazze del Porno) di Lidia Ravviso, Italia, 2016, 12’ [23.00 @ BASE]

Una donna e un uomo chiusi in una stanza. Un gioco di sguardi è il segnale che dà inizio a una sfida muta: il silenzio è rotto solo da respiri e gemiti. Poi l’onda del piacere spalanca le porte e, come in un sogno, ci troviamo in mare aperto.

Lidia Ravviso, una delle registe de “Le ragazze del porno”, ci propone questo cortometraggio sorprendentemente curato dal punto di vista visivo che ruota attorno alla figura di Slavina, dissidente artista romana molto attiva nell’ambito della cosiddetta post-pornografia. 12 minuti incentrati sull’autoerotismo, con inquadrature che alimentano l’empatia, split-screen d’impatto e un montaggio raffinato che, privilegiando lo sguardo, sembra enfatizzare ogni sensazione.

Queen Kong (Le Ragazze del Porno) di Monica Stambrini, Italia, 2016, 19’ [23.00 @ BASE]

Quando lui non riesce ad avere un’erezione lei, delusa, lo lascia nel parco e sparisce nel bosco. Svogliatamente lui la insegue ma al suo posto trova Queen Kong, che non ha nessuna intenzione di lasciarlo andare via.

Monica Stambrini realizza un cortometraggio, già proiettato a New York e alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, unicamente tramite crowdfunding. Interpretato da Luca Lionello e Janina Rudeska (due attori teatrali) e Valentina Nappi, icona italiana della pornografia, è stato accolto con entusiasmo dal pubblico e dalla critica come un’opera innovativa nel genere per l’attenzione all’estetica e all’interpretazione.

Il progetto di un “diversamente porno”, come amano chiamarlo le registe, è però ancora agli inizi ed è finanziato unicamente dal crowdfunding, per creare un rapporto particolarmente stretto fra le ideatrici e i fruitori dell’idea: questa sera potrete averne un primo assaggio.

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