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Milano Film Festival, Giorno 1 - In arrivo la prima sala VR

Con il progetto Ultrareal World, il Milano Film Festival si aggiudica una delle novità più all’avanguardia nel campo della distribuzione di film a realtà virtuale. Infatti, in occasione del festival, è stata allestita la prima sala italiana per proiezioni di film in formato VR (dall’inglese Virtual Reality): la sala è dotata di venti postazioni e venti visori che permettono allo spettatore di interagire direttamente con l’immagine e di rendere la visione del film un evento unico e singolare.

Il Milano Film Festival offre un’esperienza a 360 gradi non solo dal punto di vista dell’effettiva fruizione del film, ma anche da quella del contenuto e dell’origine del contenuto stesso. Infatti, gli undici titoli in programma, che comincerà il 5 ottobre e continuerà per l’intera durata del Festival e fino a marzo 2018, sono tra i migliori prodotti attuali di realtà virtuale del panorama mondiale. Francia, Iran, Stati Uniti, India, Corea del Sud, Paesi Bassi e Svezia sono i paesi di produzione dei film in concorso.

L’offerta è ulteriormente arricchita dalla varietà dei generi proposta in programma. Per gli amanti della fantascienza segnaliamo I,Philip, la fiction VR di produzione francese del 2015 firmata da Pierre Zandrowicz. Un ingegnere di robotica crea un androide ad immagine e somiglianza di Philip K. Dick. Il film ripercorre le memorie dell’autore di romanzi di fantascienza del 900. Tra gli adattamenti cinematografici più interessanti e rappresentativi del genere ricordiamo Blade Runner, Atto di Forza e Minority Report.

Per il genere documetario, Bloodless, di Gina Kim, offre il ritratto dell’occupazione delle truppe americane del terroritorio sudcoreano alla fine degli anni ’50. Le atrocità commesse sono mostrate attraverso lo sguardo di una delle vittime. Planet ∞ regala allo spettatore un viaggio in un mondo dominato da paesaggi di natura selvaggia, tra presente e futuro, frutto della mente della regista Momoko Seto. È ll terzo capitolo, dopo Planet Z e Planet Sigma, di un’originale osservazione paesaggistica che unisce realtà presente e speculazione fantascientifica.

Infine, per il genere d’animazione, Pearl, di Patrick Osborne, racconta il viaggio di un padre e di sua figlia per le strade degli Stati Uniti. La loro ricerca, mostrata dalla prospettiva dell’abitacolo del veicolo, è orchestrata da un originale utilizzo di musica diegetica.

Dunque, l’eterogenità dei film in concorso sarà in grado di soddisfare sia lo spettatore più esperto di realtà virtuale, sia i curiosi meno pratici.

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