Sabato 7 ottobre, alle 19.00, il Cinema Ducale proietterà Piazza Vittorio (2017), l’ultimo, discusso documentario del maestro newyorkese Abel Ferrara.

Presentato fuori concorso a Venezia 74, il lungometraggio indaga il paesaggio dell’eponima piazza romana annullando il distacco tra autore e materia narrata e invitando lo spettatore a ubriacarsi tanto dei sogni quanto dei drammi di un arcipelago umano più che mai screziato.

Invertendo la direzione globalizzante percorsa da Ai Weiwei in Human Flow (2017), lo sguardo del regista de Il Cattivo Tenente (1992) s’immerge nell’epicentro multiculturale del rione Esquilino – attuale residenza dello stesso Ferrara – sprovvisto di qualsiasi presunzione assolutistica e proponendo anzi una versione frammentaria e parziale del fenomeno migratorio, senza tuttavia risultare per questo meno efficace.

Il movimento gitano di Alive in France (2017) prosegue, infatti, tra le interviste di questa pellicola, ripercorrendo le storie di fuga e di speranza dei giovani africani abbandonati lungo i porticati realizzati da Gaetano Koch e abbracciando gli slanci creativi di Matteo Garrone, trasferitosi in Piazza Vittorio per girare Estate Romana (2000), e di Willem Dafoe, innamorato delle contraddizioni del luogo.

Testimonianze attualissime e immagini di repertorio concorrono poi a tratteggiare il ritratto storico del quartiere stesso, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua evoluzione e immergendosi nel cuore pulsante di questa “città nella città”: lo storico mercato.

Accompagnato da un troupe estremamente ridotta e guidato dalla consueta autoironia anarcoide, Abel Ferrara si avvicina con rispetto e delicatezza all’intimità dei suoi soggetti, evitando ogni possibile edulcorazione e dando spazio tanto ai ricordi autoctoni di anziani residenti, quanto alle piccole odissee familiari dei suoi protagonisti venuti da lontano.

IL TRAILER DEL FILM