Il 30 settembre, alle ore 20.00 presso il MUDEC di Milano, sarà proiettato Manifesto (2015), diretto da Julian Rosefeldt. L’opera è già stata presentata nei più importanti centri d’arte contemporanea internazionali come video istallazione: il regista tedesco lo ha poi riassemblato in un lungometraggio di 90 minuti.
Il film è un omaggio alla tradizione e alla bellezza letteraria dei manifesti artistici. Protagonista assoluta del film è l’attrice premio Oscar Cate Blanchett, che si sottopone a una sfida di versatilità, impersonando tredici personaggi differenti: ogni interpretazione viene posta all’interno di scenari unici e ogni scenario rappresenta un movimento politico, artistico o letterario che viene celebrato attraverso intensi monologhi.
In Manifesto, la Blanchett veste i panni di persone ordinarie, tra cui un senzatetto che racconta il Manifesto del Partito Comunista, una vedova che recita i motti dadaisti durante un funerale, un’eccentrica maestra che spiega il Dogma 95 ai suoi alunni, una conduttrice televisiva, un punk, una coreografa e un operaio di fabbrica.
Rosefeldt attinge agli scritti futuristi, dadaisti, suprematisti (solo per citarne alcuni) ed estrapola le correnti di pensiero dalle pagine dei manifesti storici dal loro contesto originale, per dar loro un respiro attuale, veicolato dalla parola dei personaggi. L’intento di Manifesto non è tanto quello di raccontare le idee dei grandi pensatori, ma focalizzarsi sul modo in cui esse vengono reinterpretate. Rosefeldt, con la sua opera, trova un modo per fare rivivere lo spirito artistico e poetico di questi testi antichi, nella quotidianità moderna di tutti i giorni.
Manifesto mostra uno sforzo intellettuale in ogni singolo dettaglio, sia tecnico che attoriale. Il lavoro eclettico della Blanchett, brillante e provocatoria, non solo guida lo spettatore verso un’esamina critica del pensiero artistico e politico del ventesimo secolo, ma lo stimola a una conoscenza più intima e profonda di se stesso.