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The Irishman di Martin Scorsese: Netflix consentirà l'uscita regolare nelle sale?

Dopo aver ottenuto un notevole successo all’ultima edizione degli Oscar (ma non il premio come miglior film, nel quale Green Book ha battuto Roma), Netflix guarda già avanti. Vale a dire alla prossima edizione degli Academy Awards, in cui The Irishman di Martin Scorsese, con protagonisti Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci, potrebbe essere uno dei frontrunner principali (proprio durante gli scorsi Oscar è stato diffuso un primissimo teaser trailer).

Stando all’Hollywood Reporter, il regista desidera assolutamente che il film ottenga una piena, ampia e legittima diffusione nelle sale cinematografiche in contemporanea col debutto sulla piattaforma in streaming. Non si accontenterebbe, insomma, della limited release destinata a Roma di Alfonso Cuarón, proiettato in alcuni cinema selezionati prima dell’uscita on demand e rimasto in sala anche in seguito (altre sale americane si erano invece rifiutate di proiettarlo). Non a caso, in coda al teaser compariva l’eloquente scritta “al cinema quest’autunno”, poco prima dell’ovvio “e su Netflix”.

Da ciò che è trapelato, si apprende che l’imposizione di Scorsese, estremamente fermo sulla sua richiesta, starebbe portando i dirigenti di Netflix a rivedere le loro posizioni fino a questo momento granitiche. Se così fosse si tratterebbe di una prima volta, con tanto di conseguente obbligo nel rivelare gli incassi con precisione (su questo punto finora il colosso ha sempre glissato, ponendo l’accento sulla propria discontinuità rispetto al circuito tradizionale delle sale).

Come riporta THR, Netflix potrebbe applicare la stessa strategia anche per altre sue produzioni che potenzialmente avrebbero delle chance di rientrare nella prossima stagione dei premi: si tratta di The Laundromat di Steven Soderbergh, The King di David Michod, The Last Thing He Wanted di Dee Rees, The Pope di Fernando Meirelles e il nuovo film di Noah Baumbach ancora senza titolo con Scarlett Johansson e Adam Driver.

Fonte: The Hollywood Reporter

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