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Venezia 74, il Leone d'Oro Guillermo Del Toro: "La cosa più bella dell'umanità è l'imperfezione"

Guillermo Del Toro ha trionfato a Venezia 74 con The Shape of Water, favola romantica che ha letteralmente conquistato il cuore della giuria capitanata dall’attrice americana Annette Bening.

“Tutto il cinema fatto con amore e intelligenza è quello migliore che possa esistere – ha detto il regista messicano – io ho iniziato venticinque anni fa a fare questo mestiere e non sono mai cambiato.  Questo premio è un meraviglioso incoraggiamento e se possiedi dentro di te la verità e l’autenticità di ciò che vuoi fare tutto il resto viene dopo. La cosa più bella dell’umanità rimane l’imperfezione e il mio film lo mostra”. 

La Bening si è espressa così sul suo ruolo di presidente della giuria e sul lavoro svolto insieme agli altri giurati: “Quando si vede qualcosa che ci piace molto non c’è cosa più bella di vedere altre persone che ne parlano e ne discutono intorno a te. Siamo persone diverse, ma quello della nostra giuria è stato un processo aperto, ci siamo messi in gioco e ciascuno di noi ha potuto esprimere ciò che pensava, liberamente e confrontandoci gli uni con gli altri. Abbiamo discusso apertamente di tutti i film ma non voglio entrare nel merito dei film che non abbiamo premiato, rispettiamo tutti i registi e la cosa triste è che non ci siano abbastanza premi per premiare tutti. Non dirò nemmeno se il Leone è stato attribuito all’unanimità, perché non mi sembra giusto entrare nel merito delle cose che ci siamo detti in privato“. 

Intensa dichiarazione anche della giurata italiana Jasmine Trinca, che è entrata nel merito della Coppa Volpi femminile a Charlotte Rampling: “La sua prova è una meraviglia e credo che non ci sia alcun dubbio su questo, è stata un regalo per me e per tutti. Si tratta della protagonista di un film di un regista italiano, ma non ha influito, perché a maggior ragione in questa epoca storica non si può proprio valutare un’opera in base all’appartenenza a questa o a quella nazionalità. In questi splendidi giorni da giurata ho visto tante grandi attrici all’opera, delle quali ho ammirato la maestria da semplice spettatrice, con estrema gratitudine e altrettanto arricchimento”.

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