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Workshop Woody Allen: i vostri elaborati!

Al termine del workshop dedicato al cinema di Woody Allen, abbiamo chiesto ai partecipanti di redarre un elaborato su una sequenza a scelta diretta dal regista statunitense. Ecco i lavori dei corsisti:

 

Samantha Ruboni

HARRY A PEZZI: Woody Allen e l’incipit dei film

I primi minuti del film sono per Woody Allen qualcosa d’imprescindibile. Da vero cineasta e cinefilo, Allen conosce l’importanza dell’incipit come viene ad esempio esplicitato nell’ormai sequenza iconica di Annie’s Hall, dove, secondo l’attore, non ha senso entrare in sala a vedere una proiezione iniziata già da 2 minuti. I primi istanti di Harry a pezzi sono un continuo jump cut tra l’intro con l’ormai iconico template e una donna che, in maniera ossessiva e furiosa, sbatte la portiera del taxi. È tutto lì. Allen in questi frammenti ci spiega già cosa vedremo. La storia sarà incentrata intorno a questa donna, una persona arrabbiata e sicuramente importante. E sarà un film a pezzi, non solo perché strutturato in episodi, ma poiché la realtà e la finzione saranno presentati senza margini riconoscibili. Riprendendo da quello che è la sua ispirazione più citata di tutte, 8 ½ di Federico Fellini, Allen decide di raccontare la storia di Harry/Woody a pezzi, esattamente come lui si sente, quindi non solo pezzi come episodi, come realtà e finzione, ma anche come rappresentazione concreta del suo stato d’animo. Una storia autobiografica che decide di raccontare non solo con un semplice flashback, ma con un flashback di finzione riprendendo la storia di un libro che scopriamo scritta dal suo alter ego, partendo da fatti realmente accaduti. È tutta una confusione, realtà e finzione si mischiano inesorabilmente anche nel litigio che segue la spiegazione, che porta ai personaggi reali, in un claustrofobico pianosequenza, a confondere i nomi con quelli fittizi. Ma noi riusciamo a riconoscere la realtà grazie ai chiodi fissi propri del regista: il sesso, la religione, il cinema, l’onnipresente jazz, l’analista, le relazioni, i matrimoni e l’immancabile cinismo che permette la nascita di una serie di gag esilaranti ma allo stesso tempo crude. Tutto torna e questo ci permette di tenere traccia delle fila del discorso di una delle pellicole di Woody Allen più esplicite di sempre, e per questo più diretta e veritiera.

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