Capitalism: A Love Story
Capitalism: A Love Story
2009
Paese
Usa
Genere
Documentario
Durata
127 min.
Formato
Colore
Regista
Michael Moore
Attore
Michael Moore
Il documentarista d'inchiesta Michael Moore ci conduce nel mondo del capitalismo americano più selvaggio, illustrando gli effetti disastrosi di questo sistema sulla vita quotidiana dei cittadini statunitensi. Esattamente vent'anni dopo il suo esordio cinematografico, Roger and me (1989), Michael Moore torna a porre sotto la lente d'ingrandimento il mondo del capitalismo. Questa volta, però, non si tratta più di un'inchiesta circoscritta alla General Motors, bensì di un'operazione che coinvolge tutte le più grandi corporation presenti sul suolo statunitense. Dopo aver sviscerato la politica di George W. Bush in Fahrenheit 9/11 (2004) e il sistema sanitario americano in Sicko (2007), Moore si prefigge dunque obiettivi ancora più alti, in una continua sfida con se stesso. Avvalendosi, come di consuetudine, del suo stile politicamente scorretto, satirico e ironico (evidente nell'assalto al palazzo di Wall Street), il regista opta per un approccio alla materia narrativa più mite e del solito, quasi come se affrontasse la problematica con maggiore attenzione. Capitalism: A Love Story si presenta come un documentario ambizioso e riuscito, anche se a tratti decisamente pedante e poco accattivante (soprattutto nello spiegare i cavilli burocratici e le terminologie economiche estranee ai più). Moore si fa portavoce della sua personale ideologia provando a risvegliare rabbia nei suoi concittadini, senza riuscire però a folgorare. Ma la sensazione è che del suo cinema, in fondo, se ne senta sempre il bisogno. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
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