Documentario che racconta le vite di quattro uomini con una carriera lavorativa insolita e straordinaria: un domatore circense, uno studioso di talpe africane, un giardiniere con la passione per l'arte topiaria e uno scienziato di robotica. Fast, Cheap & Out of Control è uno dei titoli più intensi e personali della carriera di Errol Morris, capace di rivelare al meglio tutta la sua poetica e in grado di riassumere tutti gli elementi caratteristici del suo cinema: l'interesse per personaggi dal vissuto quotidiano e al contempo straordinario; l'uso massiccio di interviste rilasciate in prima persona dai protagonisti, contrapposto alla totale (o quasi) assenza della voce di commento; il ruolo fondamentale di una colonna sonora vibrante e il ritmo dinamico e incalzante che l'autore riesce a imprimere alla pellicola pur senza raccontare nulla di eclatante. Morris infatti non ha alcuno scopo propagandistico e non vuole direzionare l'opinione del pubblico verso una sua personale tesi, ma, semplicemente, mostra l'attività dei suoi testimoni e lascia ai quattro protagonisti la possibilità di mettersi a nudo davanti le macchine da presa. Intelligentemente, senza mostrarlo in maniera esplicita, il film vuole provare a cercare il confine tra la sfera del genio umano e quella della pazzia. Chi sono questi quattro uomini, geni incompresi o personaggi che hanno dedicato la loro vita a futili attività dal piglio decisamente autoreferenziale? Fast, Cheap & Out of Control è un film stravagante e fuori dal comune, proprio come le personalità che lo animano, in cui Morris ritrova i canoni estetici che più lo soddisfano e nei quali si mostra più a suo agio. Notevolissimo.