Allacciate le cinture
2014
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
110 min.
Formato
Colore
Regista
Ferzan Özpetek
Attori
Kasia Smutniak
Francesco Arca
Filippo Scicchitano
Carolina Crescentini
Francesco Scianna
Carla Signoris
Elena Sofia Ricci
Paola Minaccioni
Elena (Kasia Smutniak), cameriera di un bar di Lecce, è fidanzata con l'insipido Giorgio (Francesco Scianna) ma si innamora del rude Antonio (Francesco Arca), il ragazzo della sua migliore amica Silvia (Carolina Crescentini). La passione tra Elena e Antonio è travolgente, tanto che, malgrado le varie incompatibilità, i due decidono di sposarsi. Anni dopo, Elena è una donna di successo che ha aperto un locale con l'amico Fabio (Filippo Scicchitano), ma la sua felicità è minata da un tumore al seno e dall'insensibilità del marito.

La deriva autoreferenziale e manierista del cinema di Özpetek giunge in questa circostanza, probabilmente, a un punto di non ritorno. Il cineasta italo-turco gira una commedia romantica che vira al dramma ricattatorio (con tutti i telefonatissimi stereotipi del peggior cinema del dolore) e confluisce nel realismo fantastico, fra salti temporali, realtà alternative e sogni ad occhi aperti. Ma il tutto risulta fasullo e grossolano, spacciando la superficialità e la furbizia per profondità e sentimentalismo. Tralasciando la latente misoginia dell'operazione (con una concezione della donna e del sentimento d'amore che sarebbero stati anacronistici già cinquant'anni fa) o il cattivo gusto con cui il regista gioca sporco con temi delicati come la malattia e la morte (con toni da commedia perennemente fuori luogo e regalando una scena scult in un letto d'ospedale che travalica nel trash), il film di Özpetek è irritante per il suo indefesso sfoggio di pressapochismo che flirta con il dilettantismo, sfida i limiti della sospensione volontaria d'incredulità e cade spesso e volentieri nel ridicolo. Consueta carrellata di insopportabili macchiette sopra le righe, personaggi vuoti e regia inesistente (anche se qui si concede pleonastici piani sequenza senza capo né coda) per un'operazione che radicalizza in modo compiaciuto un cinema che parla solo a sé stesso e a un pubblico anestetizzato e assuefatto alla più becera e esiziale mediocrità. L'ex tronista Francesco Arca è stato scelto per il ruolo di protagonista maschile ma, nonostante una prova a dir poco tremenda, è sorprendentemente battuto in insipienza attoriale da una Kasia Smutniak inadeguata e indisponente.
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