Austerlitz
Austerlitz
2016
Paese
Germania
Genere
Documentario
Durata
94 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Sergei Loznitsa
Ogni giorno numerosi turisti si recano al campo di concentramento di Sachsenhausen, a Orianenburg: il documentario mostra le attività proposte ai visitatori e gli atteggiamenti di questi ultimi durante le visite guidate. Strutturando l'intero film con una successione di piani fissi in bianco e nero che poco alla volta restituiscono la totalità del campo e delle aree visitabili, Sergei Loznitsa firma un'opera profonda, coraggiosa e molto più stratificata di quanto appaia a primo impatto. Sebbene la critica contro un turismo di massa superficiale e frettoloso emerga sin dai primi minuti, quello che interessa maggiormente al cineasta è immergere completamente lo spettatore nello spettacolo mortifero che il sito storico propone, così da immedesimarlo con quanto ripreso e, di conseguenza, provocarlo su un suo eventuale comportamento. Effettivamente, ciò che Loznitsa ricrea è un cortocircuito spietato e infinitesimale, dove i soggetti e gli autori combaciano (i turisti sono spesso oggetto di selfie scattati da loro stessi oppure al centro delle inquadrature realizzate dal regista, che quindi si pone esattamente sul loro stesso piano invadendo il campo con le macchine da presa). Anche se probabilmente un po' troppo ridondante, rimane sicuramente un prodotto stimolante e riuscito, capace di riflettere sui confini morali del cinema e sull'importanza o meno di valicarli. Il titolo del film si riferisce al romanzo omonimo scritto da W.G. Sebald, dedicato alla memoria della Shoah. Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2016.
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