Ave, Cesare!
Hail, Caesar!
2016
Paesi
Usa, Gran Bretagna
Genere
Commedia
Durata
106 min.
Formato
Colore
Registi
Joel Coen
Ethan Coen
Attori
Josh Brolin
George Clooney
Channing Tatum
Scarlett Johansson
Alden Ehrenreich
Ralph Fiennes
Tilda Swinton
Dolph Lundgren
Jonah Hill
Frances McDormand
Fisher Stevens
Christopher Lambert
Hollywood, anni Cinquanta. Eddie Mannix (Josh Brolin) è incaricato di mettere a tacere gli scandali che riguardano le più importanti star di un grande studio cinematografico, la Capitol Pictures. È un professionista impeccabile, ma un caso particolarmente complicato manderà in crisi persino lui: Baird Whitlock (George Clooney), uno dei massimi divi della Capitol, è stato rapito durante le riprese del kolossal biblico Ave, Cesare!.

Non è certo la prima volta che i fratelli Coen guardano al cinema classico e alla Mecca della Settima arte (si pensi a Barton Fink – È successo a Hollywood del 1991), ma mai come in Ave, Cesare! si erano dedicati a sviscerare con tale forza le ipocrisie, i vizi e le bugie che proliferavano ai tempi dell’età d’oro di Hollywood. Con la consueta ironia e un umorismo perfettamente in linea con le loro opere precedenti, omaggiano e parodizzano allo stesso tempo alcuni dei generi che hanno fatto la storia del cinema americano del periodo: il film biblico, in primis, ma anche il musical, il western e, in veste di cornice narrativa, il noir. Scorrevole e magnificamente ritmato nelle prime battute, Ave, Cesare! si fa un po' macchinoso verso la conclusione (a tratti è fin troppo caricata e macchiettistica l’immagine della “minaccia comunista”, anche per una pellicola che fa dell’eccesso uno dei suoi punti di forza) e anche il finale non è un granché; seppur il disegno complessivo sia comunque riuscito, godibile e divertente. La confezione è di pregevole fattura (la fotografia del fidato Roger Deakins riesce a ricreare perfettamente le atmosfere dei generi citati), ma ciò che rimane maggiormente impressa è la galleria di variopinti personaggi che Eddie Mannix (notevole Josh Brolin) incontra lungo il suo cammino. Dalle sorelle giornaliste interpretate da Tilda Swinton al paziente regista di Ralph Fiennes, fino alla breve apparizione di Frances McDormand, ognuno concorre a dare vita a un lungometraggio che si dimostra brillante, originale e meno superficiale di quanto si potrebbe pensare a prima vista. Scelto come titolo d’apertura del 66° Festival di Berlino.
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