Banditi a Milano
1968
Paese
Italia
Generi
Poliziesco, Noir, Azione
Durata
98 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Carlo Lizzani
Attori
Gian Maria Volonté
Tomas Milian
Ray Lovelock
Don Backy
Ezio Sancrotti
Carla Gravina
Piero Mazzarella
Pupo De Luca
Margaret Lee
Agostina Belli
In occasione di un'inchiesta giornalistica avente come oggetto lo sviluppo e l'aggravarsi della criminalità milanese, il commissario di polizia Basevi (Tomas Milian) rievoca le sanguinose gesta della banda capeggiata da Pietro Cavallero (Gian Maria Volonté), autore di numerose rapine a istituti bancari macchiate da efferati omicidi. Carlo Lizzani trae felice ispirazione dalla contemporanea cronaca nera, e in particolare dalle tristemente note imprese criminose della banda Cavallero, quartetto attivo negli anni Sessanta tra le città di Torino e Milano. Il regista opera la curiosa scelta di spezzare la narrazione in due distinti tronconi: a una prima parte frammentaria e frenetica, dal taglio documentaristico, segue una seconda lineare e tesa, che rievoca in chiave di flashback l'epopea fuorilegge di Pietro Cavallero, detto "il Piero" e dei suoi complici. Come una fotografia sbiadita e rovinata dal tempo, Banditi a Milano, nel suo stile malinconicamente retrò, è comunque ancora in grado di suggestionare grazie ad atmosfere plumbee e a un cinismo di fondo che ben rappresenta la situazione sociale dell'epoca. C'è qualche passaggio altalenante e meno efficace di altri, mentre risultano impeccabili le sequenze d'azione, realizzate prevalentemente nella città di Milano, con un taglio violento e realistico, vera e propria lezione per il fiorente e incombente filone dei "poliziotteschi". Accanto a un sardonico Volonté, che giganteggia durante tutta la seconda parte della pellicola, convincono Tomas Milian e Ray Lovelock (Donato "Tuccio" Lopez). Scritto da Lizzani con Massimo De Rita e Arduino Maiuri; colonna sonora di Riz Ortolani.
Maximal Interjector
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