Michael Henderson (Stephen Dillane), reporter inglese inviato nel 1992 nell'assediata Sarajevo durante la guerra in Bosnia, tenta di portare illegalmente in patria la giovane orfana Emira (Emira Nusevic), aiutato dalla corrispondente umanitaria Nina (Marisa Tomei). Quando tutto sembra volgere a proprio favore, l'uomo si troverà di fronte a un ostacolo inatteso e spiazzante. Non convince l'irregolare mix tra fiction narrativa, inchiesta e recupero di materiale di repertorio di Michael Winterbottom, basato sul libro Natasha's Story di Michael Nicholson, corrispondente di guerra in Bosnia all'inizio degli anni Novanta. Tentativo non riuscito di rappresentare il difficilmente rappresentabile orrore del conflitto, filtrato attraverso gli occhi di soggetti esterni la cui coscienza viene umanamente e personalmente coinvolta dalle sorti delle vittime: la strada scelta dal regista, improntata tanto a un lucido realismo quanto a un approfondimento psicologico ed emotivo dei protagonisti coinvolti, scade nel retorico e, paradossalmente, non coinvolge lo spettatore in maniera viscerale. Scarsa tensione e luoghi comuni per un soggetto comunque di non semplice trasposizione. Nel ruolo del reporter statunitense Flynn, un bravo Woody Harrelson. Sceneggiatura di Frank Cottrell Boyce, colonna sonora di Adrian Johnston.