Domani
Demain
2015
Paese
Francia
Genere
Documentario
Durata
118 min.
Formato
Colore
Registi
Mélanie Laurent
Cyril Dion
A partire dagli esperimenti più efficaci nei campi di agricoltura, urbanistica, energia, economia, democrazia e istruzione, i registi Cyril Dion e Mélanie Laurent mettono a punto una nuova idea di futuro sostenibile per le nuove generazioni, cercando di trovare risposte concrete e plausibili alle esigenze del pianeta e alle molteplici domande poste dalla contemporaneità. In seguito alla pubblicazione di uno studio che ha previsto la possibile scomparsa di una porzione consistente degli esseri umani entro il 2010, Dion e la Laurent si sono avventurati in un viaggio attraverso l’Europa (Germania, Francia, Svezia, Inghilterra, Svizzera, Finlandia) e gli Stati Uniti (Detroit, San Francisco, Oakland, New York) per osservare diverse facce del globo in rapporto a temi cruciali come l’ecosistema mondiale, l’equilibro socio-economico e politico, lo stato di salute della Terra. Questioni ingombranti e imponenti, quando non addirittura massimi sistemi, che però vengono maneggiate dai due registi con serietà e umiltà: ne deriva un approccio alla materia consapevole e assolutamente documentato, che tuttavia non si distanzia mai da una cornice documentaristica illustrativa, di pura superficie, quando non meramente didattica e stereotipata, tra inserti da videoclip e accenni di backstage. Seguendo l’andamento di un road movie dal taglio informativo, il film fatica ad abbinare ai notevoli e lodevoli intenti un’adeguata profondità formale e di sguardo, risultando canonico e già visto in molte delle sue componenti. Il respiro e lo sforzo dell’operazione sono comunque da segnalare a dispetto degli esiti didascalici e di qualche sparuto momento all’insegna di una retorica piuttosto oziosa (quanto può essere utile associare il consumo di energia di un videogame a quello di un etiope?). In crescita il finale, che si concentra sulla raccolta differenziata invidiabile ed efficiente di San Francisco, sulle considerazioni non banali di alcuni esperti di economia e sul sistema scolastico finlandese. In Francia si è rivelato un discreto caso cinematografico con due milioni di spettatori: dato che, al di là di tutto, resta un invidiabile esempio di curiosità civica.
Maximal Interjector
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