Dragon Ball Super: Broly
Doragon bôru chô: Burorî
2018
Paese
Giappone
Generi
Animazione, Azione, Fantasy
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Tatsuya Nagamine
Goku è tornato ad allenarsi duramente per poter affrontare i nemici più potenti che le galassie hanno da offrire e Vegeta non è da meno. Ma quando improvvisamente i due si troveranno di fronte un ignoto Saiyan, scopriranno una forza atroce e devastante. Film d’animazione giapponese che arriva dopo i precedenti Dragon Ball Z - La battaglia degli dei (2013) e Dragon Ball Z: La resurrezione di Freezer (2015), Dragon Ball Super: Broly riporta al cinema l’universo creato nel 1984 da Akira Toriyama e molto amato anche in Italia, dove la sua messa in onda ha segnato l’immaginario collettivo di più generazioni di telespettatori. Un prodotto perfettamente in linea con l’estetica di Dragon Ball, privo di sorprese e innovazioni rispetto all’universo narrativo che i fan hanno già avuto modo di fruire e apprezzare a lungo. Diligente sul piano grafico, il film di Tatsuya Nagamine agguanta però solo a tratti uno spessore propriamente cinematografico, senza schiodarsi in larga parte da un’impostazione da anime per la tv. Anche il proposito di dare centralità e piena legittimità al personaggio di Broly, sacrificato fino a questo momento dalla storyline principale dei film della serie, colpisce nel segno solo fino a un certo punto, anche a causa di un andamento narrativo più concentrato sugli ultimi giorni sul pianeta Vegeta e sulle battaglie, che restano il massimo e più coinvolgente punto di forza dell’operazione nonché il suo indiscutibile fiore all’occhiello.
Maximal Interjector
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