Ella (Anne Hathaway) ha ricevuto da una fata (Minnie Driver) il “dono dell’obbedienza” che però si rivela essere più pericoloso del previsto. La matrigna e le sorellastre usano questo suo potere per complicarle la vita mentre il malvagio Sir Edgar (Cary Elves) ne approfitta per far farle uccidere il nipote (Hugh Dancy), principe del regno e futuro erede al trono. 

Così come il modello letterario, il romanzo di Gail Carson Levine Il dono della fata, il film di Tommy O'Haver fa dell’ironia dissacrante il perno dell’intera operazione: la protagonista con il dono-maledizione, il villaggio con il supermercato ante litteram, Somebody to Love dei Queen sono solo alcuni degli elementi di questa favola pop che tenta di parodiare le classiche fiabe di matrice disneyana (delle quali vengono comunque emulate forme, colori e numeri musicali). Tutto funziona e diverte ma fino a un certo punto: gli effetti speciali e una Anne Hathaway dinamica ed esuberante, purtroppo non bastano per risollevare un prodotto che sembra pensato più per una prima serata televisiva che per il grande schermo e presto, nonostante le vivaci scelte visive e alcuni momenti di piacevole intrattenimento, il gioco si fa pedante e a tratti pedestre.