Fargo
Fargo
1996
NOW
Paesi
Usa, Gran Bretagna
Generi
Thriller, Grottesco
Durata
98 min.
Formato
Colore
Regista
Joel Coen
Attori
Frances McDormand
William H. Macy
Steve Buscemi
Peter Stormare
Harve Presnell
John Carroll Lynch
Kristin Rudrüd
Steve Reevis
Bruce Bohne
Tony Denman
Steve Park
Dintorni di Minneapolis. Pavido responsabile vendite di una concessionaria di automobili (William H. Macy) si affida a due sicari (Steve Buscemi e Peter Stormare) per simulare il finto rapimento della moglie (Kristin Rudrüd), in modo da estorcere danaro al ricco suocero (Harve Presnell). Quando ci scappano tre morti, la coriacea ispettrice di polizia Marge (Frances McDormand), vicina all'ottavo mese di gravidanza, comincia a indagare.

In un sagace gioco tra realtà e finzione (fittiziamente la pellicola si dichiara “tratta da una storia vera”), si consuma una tragedia ai limiti del grottesco che, per fortuna, si tiene ben distante dai pericoli della farsa. Avvolto dalle nevi e dai venti gelidi che soffiano costantemente sui caratteri e le idiosincrasie dei suoi personaggi, Fargo è un film allo stesso tempo caustico e rassicurante, disincantato e terribile. La provincia americana così fredda e asettica è specchio di una società che ha accettato passivamente la violenza e l'amoralità come elementi di normalità, emblema di un mondo tanto feroce quanto grossolano e perciò assai più pericoloso. Personaggi che chiacchierano stancamente del nulla, osservano inebetiti televisori sempre accesi e non mancano mai di rivelare la propria intrinseca meschinità sono vettori di una lucida e spietata analisi sociologica sul male come forza radicata nel quotidiano e sulla stupidità come madre di ogni tipo di orrore. Nemmeno l'integerrima Marge, una donna che si rivela straordinaria agendo in maniera del tutto ordinaria, sembra trovare un senso a una spirale di brutalità apparentemente inarrestabile. Sopraffatta dalla crudeltà e dal cinismo del mondo che la circonda, la protagonista, incredula e incapace (forse per scelta) di giudicare, non può far altro che riconoscere la propria impotenza dinnanzi al corso bizzarro e beffardo degli eventi («E tutto per cosa? Per quattro biglietti di banca. Ed eccoti qua, ed è una bellissima giornata. Beh,non riesco proprio a capire»). Strepitosa la fotografia ovattata e vagamente onirica di Roger Deakins, mentre le prove stralunate degli attori danno al tutto una dimensione da teatro dell'assurdo, divertente e inquietante al tempo stesso. Un noir complesso e originalissimo, a partire dall'idea di rendere una donna incinta l'eroina della vicenda (Frances McDormand all'epoca delle riprese era incinta del regista Joel Coen). Premio per la miglior regia a Cannes e due Oscar (miglior attrice protagonista e miglior sceneggiatura originale).
Maximal Interjector
Browser non supportato.