Luis e gli alieni
Luis & the Aliens
2018
Paesi
Germania, Lussemburgo, Danimarca
Genere
Animazione
Durata
90 min.
Formato
Colore
Registi
Christoph Lauenstein
Wolfgang Lauenstein
Luis è un dodicenne timido e introverso, spesso bullizzato dai compagni. Suo padre, l'ufologo Armin Sonntag, non gli dedica molto tempo, intento com'è a scrutare il cielo alla ricerca di vita extraterrestre. Tutto cambia con l'arrivo dallo spazio di tre goffi alieni, Mog, Nag e Wabo: dopo aver fatto amicizia con Luis, i quattro vivranno avventure incredibili e si aiuteranno a vicenda per risolvere i loro problemi. Prodotto d’animazione per bambini piuttosto caotico e dimenticabile, per quanto leggiadro e a tratti godibile, Luis e gli alieni immagina l’arrivo degli alieni sulla Terra pensandoli come dei solari e gommosi esseri un po’ tonti e un po’ sboccati, tra ammiccanti sessuali continui e una passione smodata per le comodità solleticanti della vita terrestre da pantofolai. Un mero pretesto per dar vita a una commedia familiare e fantascientifica che guarda in maniera piuttosto sfacciata alla slapstick comedy, ma che si lascia rendere troppo la mano, lavorando a briglia sciolta su scenette ridanciane che non hanno alcuna giustificazione se non quella di intavolare un divertimento tutto di pancia, privo di filtri e tagliato con l’accetta, destinabile a un pubblico infantile ma fuori luogo già per degli adolescenti appena più esigenti. Le metamorfosi e la sarabanda circense di colpi di scena finali completano il quadro tutt’altro che entusiasmante e i personaggi di contorno (la signorina Sadiker, il preside, le due giovani reporter), così come quelli principali, sono troppo bidimensionali e monocordi per convincere davvero. Anche il padre di Luis, lo strampalato ufologo Armin Sonntag, in partenza il più interessante, è troppo impigliato in stereotipi da macchietta. Frutto di una co-produzione europea tra Germania (Ulysses Film), Lussemburgo (Fabrique d’Image) e Danimarca (A. Film Production), il film è un manufatto ben curato per grafica e alquanto sufficiente nella confezione visiva in CGI, ma che non lascia veramente nulla al termine della visione, al di là del suo divertimento alimentare, fracassone e in più di un’occasione inevitabilmente fastidioso.
Maximal Interjector
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