Il mio capolavoro
Mi obra maestra
2018
Paesi
Argentina, Spagna
Generi
Commedia, Drammatico
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Gastón Duprat
Attori
Guillermo Francella
Luis Brandoni
Raúl Arévalo
Andrea Frigerio
Arturo (Guillermo Francela) è il titolare di una galleria d’arte nel centro di Buenos Aires. Renzo (Luis Brandoni) è un pittore cupo e in evidente declino, che detesta i rapporti sociali e vive quasi in povertà. Sebbene il gallerista e il pittore siano uniti da un’amicizia di lunga data, si trovano in disaccordo quasi su tutto: i loro mondi e le loro idee sono diametralmente opposti, il che è fonte di gravi tensioni e conflitti. Ma il legame che li unisce sarà più forte delle difficoltà.

Reduce dal successo de Il cittadino illustre (2016), l’argentino Gastón Duprat torna a raccontare l’universo dell’arte, argomento da sempre protagonista del suo cinema (basti pensare a L’artista del 2008). Questa volta in cabina di regia senza il fidato Mariano Cohn, che aveva co-diretto i due film sopracitati e qui si è limitato alla produzione, Duprat firma una sorta di commedia nera dai toni farseschi, regalando anche qualche momento profondamente drammatico e dando vita a una riflessione sull’arte contemporanea e la sua vacuità che sa però troppo di già visto. Più efficace sul versante umoristico che su quello malinconico, il film si apre con un incipit molto valido, salvo poi mantenere un livello prettamente mediocre per la sua intera durata, alternando situazioni divertenti ad altri passaggi scolastici e caratterizzati da dialoghi che non incidono come dovrebbero. A colpire positivamente però è la notevole alchimia tra i due protagonisti (molto in parte Francela e Brandoni), i cui personaggi sono strutturati con cura a differenza di alcune figure secondarie (lo studente spagnolo, in primis) che risultano troppo forzate e scritte a tavolino. Sul tema dell’amicizia qualcosa di interessante da dire Duprat ce l’ha anche in questo film, mentre sul disegno d’insieme manca il giusto respiro per intrattenere efficacemente per l’intera durata. Presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia 2018.
Maximal Interjector
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