La mort de Louis XIV
La mort del Louis XIV
2016
Paese
Francia
Genere
Biografico
Durata
105 min.
Formato
Colore
Regista
Albert Serra
Attori
Jean-Pierre Léaud
Filipe Duarte
Patrick d'Assumçao
José Wallenstein
Bernard Belin
Irène Silvagni
Agosto 1715. Dopo essere tornato da una passeggiata, il sovrano francese Luigi XIV (Jean-Pierre Léaud) avverte dolore a una gamba. Nei giorni successivi le sue condizioni di salute peggiorano inesorabilmente e il re arriverà ad alimentarsi e a bere a malapena: un'agonia che lo consumerà fino alla morte, circondato dai familiari, dalla corte, dai medici. Albert Serra immortala la dipartita di uno dei sovrani più gloriosi della storia francese immergendone gli ultimi istanti di vita in una messa in scena di precisa ascendenza pittorica, nella quale l'impressionante fotografia ricavata dalle fonti di illuminazione naturale interne alle singole sequenze genera un naturalismo dell'immagine spaventosamente simile alla pittura dal vero. Il regista spagnolo dilata all'inverosimile la dimensione temporale, lavora sui dettagli cromatici e scenografici, sui piccoli gesti del sovrano e delle persone a lui vicine, concedendo a ciascuno di essi lo spazio che si riserverebbe a un rito liturgico. Ma si concentra soprattutto, in maniera ostinata e vigorosa, sulla maschera immarcescibile offertagli dall'immortale protagonista Jean-Pierre Léaud, la cui interpretazione lavora sulla fissità cristologica del volto, sulla lenta decomposizione della mimica facciale, fino a sparire letteralmente dietro il dissolvimento del suo ingombrante personaggio. Un film drammaticamente teso al tableau vivant dall'inizio alla fine, che inquieta e ipnotizza lo spettatore, nonostante alcune ostinate e interminabili sequenze statiche appaiono velate di narcisismo autocompiaciuto. Efficace la dimensione sottilmente ironica, evidente nella riuscita inquadratura finale simile a uno sberleffo più che a un congedo colmo di gravità. Rimane un film sorprendente, estremo e ferocemente incentrato su una ''morte al lavoro su un attore'', che guarda caso è delle più azzeccate definizioni che siano state cucite addosso, nella fattispecie da Jean Cocteau, al cinema tutto. Proiezione speciale al 69° Festival di Cannes.
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