La Mummia
The Mummy
2017
Paese
Usa
Genere
Horror
Durata
120 min.
Formato
Colore
Regista
Alex Kurtzman
Attori
Tom Cruise
Sofia Boutella
Annabelle Wallis
Russell Crowe
Jake Johnson
Courtney B. Vance
Nell'Antico Egitto, la giovane principessa Ahmanet (Sofia Boutella) viene mummificata viva perché ritenuta troppo malefica. Tanti e tanti anni dopo, Nick Morton (Tom Cruise), archeologo, e il socio Vail (Jake Johnson) faranno risvegliare l’antica maledizione in maniera goffa e sconsiderata… Sarà l'inizio di una avventura in cui Bene e Male sembrano due facce della stessa medaglia.

La mummia, storico mostro della Universal, è stato già portato al cinema per ben diciotto volte, ma la casa di produzione americana ha deciso di rilanciarlo nuovamente nella speranza di aprire una serie di film affini all’universo Dark Universe, in previsione di alcuni reboot su personaggi leggendari targati Universali come Dracula, il Lupo Mannaro, Frankenstein, l’Uomo Invisibile. Il risultato è però disastroso e sconcertante su tutta la linea: il fascino ludico e divertente dell’omonimo film per famiglie con Brendan Fraser e Rachel Weisz diretto da Stephen Sommers nel 1999 è completamente azzerato e sostituito da un risibile e pasticciato intreccio in cui amore e morte si fondono con una spruzzata elementare e grottesca di horror e avventura. L’insieme è a dir poco pacchiano e neanche lontanamente accettabile, anche a voler sospendere al mille per mille l’incredulità, e la sceneggiatura firmata a ben sei mani grida vendetta agli dei del cielo, egizi e non. L’attrice franco-algerina Sofia Boutella battezza una mummia tutta al femminile ma si rivela una scelta fallimentare e sfiatata: il carisma demoniaco del suo personaggio è prossimo allo zero e il design visivo delle scene cruente e d’azione denota una pochezza di idee e una prevedibilità nelle trovate a dir poco allarmante (si scomodano anche dei simil-zombie, al colmo del naufragio). Alex Kurtzman alla regia non ha, dal canto suo, nemmeno la dignità espressiva di un artigiano e l’insieme è un B-movie trash gonfiato a dovere da un budget considerevole. Cruise presta il suo volto mai così spaesato e fuori parte a un archeologo male in arnese e dal carisma azzerato che sembra una miscela al ribasso tra la parodia di Indiana Jones e l’autoparodia dell’agente Ethan Hunt della saga di Mission Impossible. Parte della critica americana l’ha bollato come il peggior film di Tom Cruise di sempre e non a torto. Da dimenticare alla svelta. Russell Crowe è il dottor Henry Jekyll, strizzata d’occhio a Robert Louis Stevenson degna di un tema di prima elementare.
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