8 donne e un mistero
8 Femmes
2002
Paesi
Francia, Italia
Generi
Musical, Commedia, Giallo
Durata
111 min.
Formato
Colore
Regista
François Ozon
Attori
Dominique Lamure
Catherine Deneuve
Danielle Darrieux
Isabelle Huppert
Virginie Ledoyen
Ludivine Sagnier
Emmanuelle Béart
Firmine Richard
Fanny Ardant

Marcel (Dominique Lamure) viene trovato assassinato a poche ore dal Natale, in una ricca villa isolata nella campagna francese. Le sospettate sono otto, tutte donne e tutte pronte ad accusarsi l'una con l'altra: la raffinata moglie (Catherine Deneuve), l'avara suocera (Danielle Darrieux), la nevrotica cognata (Isabelle Huppert), le petulanti figlie (Virginie Ledoyen e Ludivine Sagnier), le misteriose governanti (Emmanuelle Béart e Firmine Richard) e una maliziosa sorella (Fanny Ardant) con un passato da spogliarellista. 

Uno dei film più famosi e fortunati al botteghino firmati da François Ozon presenta non pochi difetti: nella sua programmatica dichiarazione d'intenti, che pretende di coniugare la tradizione della canzone francese alla spietata ferocia di un testo brillante come quello cui si ispira (Huit Femmes di Robert Thomas), esplode il limitato e presuntuoso paradiso dei riferimenti estetici del regista francese. Le sue otto protagoniste, che cantano e ballano altrettanti pezzi – uno per ciascuna – di Françoise Hardy, Sheila, Sylvie Vartan, Marie Laforat e altri, all'ombra di un orribile delitto, sono i punti di forza di un'operazione derivativa e fin troppo “d'omaggio”: dal cinema di Douglas Sirk, a Lana Turner e Rita Hayworth, alle dive europee come Romy Schneider (che appare in una bellissima fototessera), citazioni e riferimenti, invero queer, non si sprecano affatto. Macchinoso e imperfetto esempio di teatro in scatola, è tuttavia in grado di intrattenere grazie alla straordinaria verve di tutte le attrici, gran dame del cinema d'Oltralpe che conta, alla bellezza delle canzoni e a una confezione che, per quanto laccata ed eccessivamente “luccicante”, rimanda a una misandria di fondo quantomeno interessante. Orso d'argento al Festival di Berlino per l'interpretazione femminile, assegnato a tutte le attrici, uniche presenze in campo (eccezion fatta per le fugaci apparizioni di spalle dell'assassinato).

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