Peterloo
Peterloo
2018
Paese
Gran Bretagna
Generi
Drammatico, Storico
Durata
154 min.
Formato
Colore
Regista
Mike Leigh
Attori
Rory Kinnear
Maxine Peake
Pearce Quigley
David Moorst
Rachel Finnegan
Tom Meredith
Un ritratto epico degli eventi che circondano il famigerato massacro di Peterloo del 1819, quando un pacifico raduno pro-democratico al St. Peter's Field di Manchester si trasformò in uno degli episodi più sanguinosi e più noti della storia britannica.

Il massacro ha visto le forze del governo britannico scagliarsi contro una folla di oltre 600 persone, che si era radunata per chiedere riforme politiche e protestare contro l'aumento dei livelli di povertà, è il cuore del film del grande regista britannico Mike Leigh, che ci ha lavorato a lungo e con una minuziosità notevole nelle ricerche e nella documentazione storica. Il cineasta inglese costruisce intorno a quest’evento (la cui denominazione è un evidente riferimento alla Waterloo napoleonica) un fitto ed elegantissimo film d’epoca che unisce lo splendore pittorico e figurativo, da cui Leigh già veniva col suo ultimo film. Turner (2015), a una messa in scena fortemente dialogica, in cui gli scambi di battute sono tesi a delineare il complesso affresco di un’epoca di moti popolari, illuminati dal balugino nitido eppure doloroso della Rivoluzione Francese. L’eleganza formale è indubbia e ineccepibile, così come la profondità del copione e i suoi mille risvolti sociali, intimi, epici, civili, perfino femministi, ben esemplificati da alcune riunioni di carboneria. L’incandescenza del messaggio - la presa di coscienza dell’umanità alle pendici di un potere sazio e immemore, crudele e gaglioffo - si perde tuttavia un po’ nei mille rivoli di senso della sceneggiatura, qua e là bolsa e senz’altro diluita nel corso delle due ore e mezza abbondanti di durata. Innegabile, tuttavia, la portata di un’operazione di grandissima classe e risonanza formale, che pur con i suoi lievi limiti ribadisce il primato di Mike Leigh come massimo regista vivente del Regno Unito, ancorato in questo caso a vizi e virtù di un’umanità varia e resistente, fatta di amore, integrità, cura e impegno contro il potere, la corruzione, l’avidità e il cinismo, come ribadisce il regista stesso parlando del film. Echi così forti da arrivare, nitidi e urgenti, fino ai complessi e frastagliati scenari politici globali dei giorni nostri. Il massacro di Peterloo è stato un momento decisivo nella democrazia britannica, bagnato dal faro commovente della speranza oltre ogni fatale distruzione, e ha anche avuto un ruolo significativo e preminente nella fondazione del quotidiano «The Guardian». Presentato in Concorso a Venezia 75.
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