Il più grande sogno
2016
Paese
Italia
Genere
Drammatico
Durata
97 min.
Formato
Colore
Regista
Michele Vannucci
Attori
Mirko Frezza
Alessandro Borghi
Vittorio Viviani
Milena Mancini
Ivana Lotito
Ginevra De Carolis
Mirko (Mirko Frezza), quarantenne appena uscito di prigione, cerca di riscattare la propria vita agli occhi della moglie e delle due figlie: eletto presidente di quartiere, assieme all’amico di sempre Boccione (Alessandro Borghi) tenta di “ripulire” la borgata degradata in cui vive. Nonostante le buone intenzioni, il fallimento e la ricaduta nel malaffare sembrano pendere fatalmente sopra la sua testa. Esordio del ventinovenne Michele Vannucci, Il più grande sogno è un opera che, seguendo l’ibrido genere della fiction semi-documentaristica, cerca di romanzare la storia vera del pregiudicato Mirko Frezza (che nel film interpreta sé stesso). Il regista, neo-diplomato al Centro Sperimentale, con un occhio a Caligari e uno ai manuali di regia assimilati, cerca, con non poco coraggio per un’opera prima, di raccontare un reale già visitato da buona parte della fiction degli ultimi anni (Sollima, lo stesso Caligari, Giovannesi e altri). Frezza, la cui vicenda il regista ha seguito per circa tre anni, si fa personificazione di una periferia romana intrappolata in quello che è (espressione di un decadimento economico che si fa, quindi, anche sociale, culturale e morale) e quello che, invece, vorrebbe essere ma che, molto probabilmente, non sarà mai. In questo senso la contaminazione di verità e finzione (realtà e sogno) che Vannucci opera anche a livello formale (alternando scelte documentaristiche a guizzi fortemente personali) si rivela interessante; tuttavia la sensazione di già visto è forte e Vannucci, nonostante talento visivo e coraggio narrativo evidenti, non riesce quasi mai a staccarsi del tutto dai molti modelli di riferimento e a essere personale fino in fondo. Complice anche un Borghi efficace, seppur in una parte molto simile a quella di Non essere cattivo, Il più grande sogno si rivela essere un film dalle buone intenzioni che, nonostante qualche momento a vuoto e diversi passaggi prevedibili, è ugualmente capace di lasciare intravedere un discreto talento registico e qualcosa al termine della visione rimane da ricorda. Presentato nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia 2016.
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