Lo straniero
1967
Paesi
Italia, Francia, Algeria
Genere
Drammatico
Durata
104 min.
Formato
Colore
Regista
Luchino Visconti
Attori
Marcello Mastroianni
Anna Karina
Bernard Blier
Georges Wilson
Bruno Cremer
A metà degli anni '30, Arthur Meursault (Marcello Mastroianni), uomo di origine francese che vive in Algeria, dopo il funerale della madre incontra l'affascinante Marie (Anna Karina) con cui inizia un'ambigua relazione. A causa di una serie di indecifrabili circostanze, Arthur, senza un motivo apparente, ucciderà un giovane algerino su una spiaggia, infierendo sul corpo agonizzante. Imprigionato, accetterà passivamente la condanna a morte senza difendersi. Tratto dall'omonimo romanzo (1942) dello scrittore e filosofo francese Albert Camus, Lo straniero è uno dei film meno conosciuti e più anomali di Luchino Visconti: la matrice esistenzialista dell'opera scritta, incentrata sulla solitudine, l'indifferenza, la negazione del libero arbitrio e la rinuncia al perdono divino, fatica a trovare un armonioso punto di contatto con lo spirito cinematografico del regista milanese. Calato in un'atmosfera kafkiana di indubbio fascino, il film si perde tra pause, digressioni e slanci filosofici. Attraverso una messinscena all'insegna della riduzione, in cui l'abituale sfarzo degli interni viscontiani lascia il posto a una rappresentazione metafisica dell'ambiente che circonda il protagonista, la pellicola annega nelle sue stesse ambizioni. La noia è dietro l'angolo. Marcello Mastroianni, costretto ad una recitazione straniante e catatonica, risulta poco credibile. Anna Karina sembra passare sul set per caso.
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