Styx
Styx
2018
Paesi
Germania, Austria
Genere
Drammatico
Durata
94 min.
Formato
Colore
Regista
Wolfgang Fischer
Attori
Susanne Wolff
Gedion Oduor Wekesa
Felicity Babao
Alexander Beyer
Inga Birkenfeld
Anika Menger
L’isola di Ascensione è la meta del viaggio solitario che Rike (Susanne Wolff) intraprende in barca a vela. L’incontro con un peschereccio arenato e carico di profughi trasformerà la rotta verso il paradiso terrestre in una vera e propria discesa negli inferi. A nove anni dal debutto con la sua opera prima, Wolfgang Fischer torna dietro la cinepresa affrontando il delicato tema delle stragi dei migranti: lo fa con un film altalenante nel ritmo, ma dal discreto impatto visivo, giocando in sottrazione con ritmi lenti, assenza di musiche (solo suoni in presa diretta) e dialoghi misurati. Così prende vita un limbo sospeso sulle acque dell’oceano Atlantico in cui si riconoscono diversi riferimenti alla poetica dantesca e alla letteratura classica: la protagonista, una contemporanea Ulisse al femminile, affronta coraggiosamente il furore del mare che come Flegias, nocchiero dello Stige (fiume infernale che dà il titolo al film) e allegoria dell'ira, la traghetterà verso l'imbarcazione alla deriva e la porterà a vivere una tragica odissea interiore (e non solo). Si tratta di un'opera ben radicata nella contemporaneità, vittima però di qualche passaggio meno incisivo e di scarsa tensione drammatica, capace tuttavia di veicolare più di una riflessione sul senso di responsabilità individuale e collettivo. Il film, vincitore del Premio della giuria ecumenica nella sezione Panorama alla Berlinale 2018, fa da eco a Fuocoammare (2016) di Gianfranco Rosi, discostandosi tuttavia dal genere documentaristico, ponendo l'accento, con sottili provocazioni, sul tema della responsabilità e sul peso dell’indifferenza, come a ricordarci che “fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”.
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