Trovatosi a curare due banditi bianchi feriti, i fratelli Ray (Richard Widmark) e Johnny Biddle (Dick Paxton), il dottore di colore Luther Brooks (Sidney Poitier) non riesce a salvare dalla morte il secondo, attirandosi le ire del primo. Ray farà di tutto per screditare Brooks e poi inciterà l'odio razziale contro il medico di colore, contando sul supporto dei concittadini e della cognata Edie (Linda Darnell). Duro ritratto della provincia americana razzista, reazionaria e violenta tanto a parole quanto nei fatti. Mankiewicz (anche sceneggiatore in questa circostanza) azzecca la descrizione di un ambiente sociale funestato dalla paura dell'altro da sé e in cui a dominare è un costante e latente clima di sospetto; meno riuscita la caratterizzazione dei personaggi che soffre di qualche schematismo di troppo. Anche la narrazione, benché solida e accattivante, sembra procedere con il pilota automatico e riesce solo in parte a scansare l'eccesso di prevedibilità di un intreccio encomiabile dal punto di vista ideologico, ma meno forte e incisivo di quanto sarebbe lecito aspettarsi. Il finale profondamente umano e umanista, a dispetto del profondo pessimismo percepibile nell'arco di tutto il racconto filmico, è comunque azzeccato. Primo film per Sidney Poitier che lascia intravedere il suo notevole talento fin da questo debutto su grande schermo.