Voglio mangiare il tuo pancreas
Kimi no suizô wo tabetai
2018
Paese
Giappone
Genere
Animazione
Durata
115 min.
Formato
Colore
Regista
Shin'ichirô Ushijima

La vita del timido e solitario Haruki Shiga si lega indissolubilmente a quella della solare e spensierata compagna di classe Sakura Yamauchi quando, trovando per caso un quaderno da lei smarrito in una delle sedie della sala d’attesa, scopre una terribile verità: Sakura è affetta da una malattia terminale al pancreas e la sua vita sta per volgere al termine. Ormai complice del segreto della giovane, Haruki decide di aiutarla a vivere al massimo il tempo che le rimane.

Tratto dall’omonimo romanzo di Yoru Sumino e dal conseguente adattamento in forma di manga nel 2016, Voglio mangiare il tuo pancreas rappresenta il film d’esordio sia del regista Shinichirō Ushijima che della casa di produzione Studio VOLN, entrambi con un passato nella realizzazione di serie TV anime. Il titolo prende spunto da un’antica credenza curativa che consiste nel guarire un organo vitale consumando l’analogo della persona amata. A dispetto di ciò, non si tratta di un film impegnato ed estremamente drammatico, ma di un racconto di due adolescenti che affrontano insieme l’inevitabile morte di Sakura, mostrando la crescita personale di Haruki che, grazie alla sua raggiante amica, riuscirà ad aprirsi a nuove esperienze e amicizie come un fiore in primavera: i nomi dei due protagonisti, infatti, non sono casuali e richiamano la primavera e gli alberi dei ciliegi in fiore, che nei mesi di marzo e aprile tingono le città giapponesi di tenui e delicati colori. Un po' forzati i discorsi scanzonati di Sakura e i riferimenti alla necessità di godersi la vita e cogliere l’attimo: visione godibile, ma la maggior parte delle scelte narrative non si discostano da quelle tipiche del genere di riferimento e grondano una retorica a tratti francamente indigesta.

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