Origin
Origin
2023
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
135 min.
Formato
Colore
Regista
Ava DuVernay
Attori
Aunjanue Ellis
Niecy Nash
Jon Bernthal
Vera Farmiga
Mentre è costretta ad affrontare il trauma per la perdita dell'amata madre e del marito Brett (Jon Bernthal), la scrittrice Premio Pulitzer Isabel Wilkerson (Aunjanue Ellis) inizia una complessa indagine su scala globale che svela le numerose facce del razzismo e dell'ingiustizia nel mondo.

Regista, sceneggiatrice e produttrice con un passato da giornalista, Ava DuVernay ha realizzato una sorta di film-saggio che passa in rassegna varie forme di dolore, sia nella prospettiva strettamente intima della protagonista, sia in ottica universale, per andare a gettare luce sulle origini della discriminazione razziale nei confronti degli afroamericani. Se l'evento scatenante da cui parte la scintilla per la ricerca della verità risiede nel presente, è nel viaggio tra le epoche e i vari Paesi che il film racchiude il suo cuore pulsante. Il risultato è un appassionante e pomposo j'accuse che scava nella genesi dell'ingiustizia, svelando quanto dietro al razzismo ci sia una questione di casta e stratificazione sociale. Se la forma è quella di una inchiesta giornalistica, l'approccio di DuVernay porta il film nel territorio del dramma ipertrofico, con la consapevolezza di voler provocare la massima reazione emotiva possibile. Sullo schermo scorre sostanzialmente ogni forma di tragedia umana, con toni così enfatici e parossistici da rischiare di far scadere la nobiltà degli intenti verso un catalogo del dolore scientificamente assemblato. Ma il film, come operazione divulgativa di grande presa commerciale per scuotere le coscienze sull'orrore del razzismo, funziona come meglio non potrebbe. Quanto è però cinematograficamente rilevante estorcere le emozioni allo spettatore in un contesto così delicato? Un progetto profondamente sentito, la cui autentica solennità di fondo è costantemente sabotata da scelte drammaturgiche e stilistiche troppo spesso indigeste. Di grande impatto, in ogni caso, la struttura a mosaico che permette di dare una prospettiva accattivante a un viaggio nell'universalità della sofferenza umana. Basato sul libro Caste: The Origins of Our Discontents (2020) di Isabel Wilkerson. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
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