Sapi
Sapi
2013
Paese
Filippine
Genere
Horror
Durata
99 min.
Formato
Colore
Regista
Brillante Mendoza
Attori
Baron Geisler
Meryll Soriano
Dennis Trillo
Sullo sfondo di una raffica di tifoni e di inondazioni che affliggono Manila, i giornalisti Dennis Marquez (Dennis Trillo) e Meryll Flores (Meryll Soriano) cercano di salvare la rete televisiva per cui lavorano, in crisi perché schiacciata dalla concorrenza dell'emittente rivale. A caccia di scoop, il duo incontra il reporter Baron Valdez (Baron Geisler), che pare abbia per le mani un vero caso di possessione demoniaca. Il filmato viene acquistato e mandato in onda, provocando però incontrollabili e spaventose conseguenze. Prima inaspettata incursione nell'horror tout court per il regista filippino Brillante Mendoza. Sapi – ovvero “possessione” – si propone di esplorare l'orrore attraverso gli occhi oggettivi dei media, ma è un disastro da qualunque punto di vista lo si osservi. L'impronta “stilistica” dell'autore – caratterizzata come sempre da un offuscamento sovversivo di verità e finzione, dall'illuminazione naturale e da un utilizzo mobile e “spontaneo” della cinepresa – mal si adatta al registro dello spavento e alla metafora soprannaturale. Le intenzioni di Mendoza appassiscono prima di dare i loro frutti, mostrando la corda di un lavoro totalmente privo di coesione, di approfondimento psicologico, di anima. Sineddoche perfetta del fallimento è la scena della nascita del serpente (dato alla luce dalla protagonista Meryll): una sequenza gratuita, che (con)fonde iperrealismo e genere cinematografico col solo risultato del sensazionalismo fine a se stesso. Preso evidentemente atto del passo falso, dopo una breve pausa l'autore tornerà ai lidi sicuri dell'osservazione del reale, del pedinamento socio-culturale e della documentazione sovrannazionale con Taklub (2015), presentato al 68° Festival di Cannes.
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