Taron e la pentola magica
The Black Cauldron
1985
Paese
Usa
Generi
Animazione, Avventura, Fantasy
Durata
80 min.
Formato
Colore
Registi
Ted Berman
Richard Rich
Taron, piccolo allevatore di maiali, subisce il furto di una delle sue porcelline, Ewy: l'animale, dotato di poteri magici, è stato rapito dal tremendo Re Cornelius, avido di potere e desideroso di impossessarsi di una pentola che gli avrebbe consentito di guidare il mondo e resuscitare un intero esercito di guerrieri defunti. Taron, d'indole buona ma profondamente ambizioso, proverà a sconvolgere i piani del perfido sovrano, aiutato dalla bella Ailin, dal furetto Gurghi e dal bardo errante Sospirello.

Il 25esimo Classico Disney non partì sotto i migliori auspici: non ebbe successo di critica, né di pubblico, sebbene negli anni a venire avrebbe raccolto una sostanziosa fetta di seguaci. Seppur lungi dall'essere debole o irritante, è in effetti un film senza troppa personalità, ascrivibile perfettamente a uno dei periodi meno felici dell'azienda (gli anni Ottanta), sprovvista di pellicole memorabili o di grossi successi al botteghino. Cupo e ombroso, tanto da guadagnarsi il Parents'Guide 13, riserva qualche sorpresa nella caratterizzazione del protagonista, coraggioso quasi ai limiti della presunzione, e in un impianto estetico gradevole alla vista, cui ha lavorato, in qualità di art director, un giovane Tim Burton, il cui spirito piacevolmente macabro emerge soprattutto nella terrificante rappresentazione dei guerrieri di ritorno dall'Oltretomba. Nonostante i film Disney siano spesso popolati da creature fatate, qui si rischia davvero l'indigestione: folletti, goblin, furetti, porcellini magici e addirittura tre fattucchiere. Decisamente troppi. Girato in Technirama, ispirato ai primi due libri della saga Le cronache di Prydain dello statunitense Lloyd Alexander (scomparso nel 2007), e firmato da Ted Berman e Richard Rich: quest'ultimo il futuro regista de L'incantesimo del lago (1994).
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