Venere bionda
Blonde Venus
1932
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
93 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Josef von Sternberg
Attori
Marlene Dietrich
Herbert Marshall
Cary Grant
Dickie Moore
Gene Morgan
Rita La Roy
Robert Emmett O'Connor
Sidney Toler
Durante un viaggio in Germania, il chimico americano Edward Faraday (Herbert Marshall) conosce la splendida ballerina Helen (Marlene Dietrich), di cui si innamora. Edward e Helen si sposano e si trasferiscono negli Stati Uniti dove avranno anche un figlio, Johnny (Dickie Moore). Quando Edward si ammalerà in seguito a delle radiazioni, Helen decide di tornare ad esibirsi per pagargli le cure e farà invaghire il ricco playboy Nick Townsend (Cary Grant). Un melò all'apparenza piuttosto convenzionale in cui von Sternberg prosegue il suo processo di sperimentazione sull'icona Marlene Dietrich reinventandola in un insolito ruolo materno, esaltandone la sensualità androgina e il fascino enigmatico e magnetico. La trasfigurazione del corpo della diva è reso esemplarmente dalla scena più famosa del film in cui la Dietrich si esibisce in un numero musicale (Hot Voodoo) indossando un costume da gorilla, salvo poi liberarsene e rivelare tutta la propria bellezza ed eleganza, accentuata da una vistosa parrucca bionda. In questo modo von Sternberg si interroga sul senso e sulle implicite ambiguità della realtà e della sua rappresentazione, nonché sul campionario di maschere e finzioni che caratterizzano la quotidianità di ciascun individuo. Un interessante assunto teorico che il regista però sviluppa solo parzialmente, cedendo nella seconda parte all'aspetto più sentimentale e lacrimoso della storia con un lieto fine tanto telefonato quanto forzato (pare imposto dalla Paramount). La scena in cui Marlene Dietrich danza vestita da Gorilla è stata omaggiata da Joel Schumacher in Batman & Robin (1997) e da Bernardo Bertolucci in The Dreamers – I sognatori (2003).
Maximal Interjector
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