News
25 anni di La bella e la bestia, indimenticabile Classico Disney

C’è una storia sai…, e la sfida è non riconoscere le prime parole di una delle canzoni più famose delle colonne sonore del cinema d’animazione, di un capolavoro che 25 anni fa esordiva sul grande schermo, prima che si spalancassero le porte dell’olimpo dell’arte. Tale as old as time…, è l’incipit della versione originale, cantata da Angela Lansbury, a significare come La bella e la bestia fosse pensato per essere un Classico senza tempo. Eterno. Come poi è diventato.

bestia-3

Una sfida enorme per la Disney: portare sul grande schermo un’opera tanto celebre e dalle origini misteriose, di cui già Jean Cocteau aveva realizzato un’ottima rappresentazione nel 1946, più fedele all’originale, che sembra essere riconducibile alla penna di Jeanne-Marie Leprince du Beaumont. Nella prima versione, infatti, Belle ha un fratello e due sorelle, mentre suo padre è un mercante navale andato in rovina a causa di un naufragio che, tornando da un viaggio di affari, si perde in un bosco e trova rifugio nel castello di un terribile mostro: verrà liberato solo in cambio della prigionia di Belle. Di questa storia la Disney ha realizzato una sua versione, inedita, montata con gli storyboard e presente nei contenuti speciali delle edizioni home video. Differente la versione presentata sul grande schermo, celebre nel raccontare come in un piccolo villaggio francese la giovane protagonista sia l’unica figlia di Maurice, uno scienziato che, in viaggio verso una fiera per inventori, rimane vittima di una bufera di neve, che lo porta al castello della Bestia: Belle, preoccupata, lo rintraccia e si sacrificherà per la sua libertà. Come andrà a finire, è cosa nota. La trama è semplice e molto classica, ma sono altre le virtù che permettono di parlare di questo film d’animazione come uno dei più grandi capolavori Disney.

bestia-1

In primis a livello tecnico, dove sin dalle prime immagini si intuisce di trovarsi di fronte a un’opera speciale, con la storia del principe tramutato in Bestia raccontata attraverso una serie di rappresentazioni a vetrata. In particolare, la Disney ha potuto fare affidamento su un genio come Glen Keane, che si occupa dell’animazione della Bestia, dopo i risultati eccellenti ottenuti con Ariel nel 1989: l’animatore, che realizzerà anche Aladdin e Pocahontas, racconta di come si sia ispirato alle sculture di Michelangelo e di Rodin, cercando in esse il movimento e il desiderio dell’anima di emergere da un involucro che la tiene imprigionata. Lo stesso animatore ha spiegato come abbia pensato alla scena con un grande valore metaforico e filosofico, come elevazione, un cambiamento dal materialismo istintivo ed egoista alla purezza spirituale cui il principe riesce ad arrivare grazie a Belle.

bestia-4

A lasciare veramente sbalorditi, tuttavia, è la celeberrima sequenza del ballo tra i protagonisti dove i due, ormai innamorati, volteggiano sulle note di Beauty and the Beast, con la macchina da presa che, grazie al supporto della computer grafica, riesce a regalare al pubblico una delle sequenze più rivoluzionarie nella storia dell’animazione. Non altrettanto importante a livello tecnico, ma da segnalare una sequenza rimasta inedita per molti anni: sulle note di Human Again sono approfonditi alcuni personaggi secondari ma, soprattutto, è reso evidente il cambiamento della Bestia, in una scena delicatissima in cui Belle gli insegna a leggere.

bestia-2

Classico sì, ma non del tutto, se si pensa alla protagonista. Belle è perfettamente inserita nell’iter di evoluzione della donna disneyana, che da Ariel in poi ha iniziato un percorso di emancipazione culminato in Elsa e Anna (il principe è malvagio e tutt’altro che salvifico) o alla coniglietta indipendente Judy di Zootropolis. Belle legge, è acculturata, intelligente, diametralmente opposta alle superficiali ragazzine del villaggio che non capiscono come lei possa rifiutare il bel Gaston, un cacciatore tutto muscoli che non sfoglia libri se non ci sono figure. Belle è un passo ulteriore rispetto alla ribellione di Ariel, è un personaggio che oltre a combattere per la sua autonomia riesce anche a elevare e a salvare un’anima quasi perduta come quella del principe tramutato in Bestia.

bestia-5

Non fa eccezione, invece, l’attenzione che da sempre la Disney ripone nei confronti dei personaggi secondari, veri e propri punti di forza di moltissimi Classici. L’orologio Tockins, il candelabro Lumière e la teiera Mrs. Brick spiccano tra i tanti abitanti del castello trasformati in oggetti d’arredamento dalla maledizione: eccentrici, divertenti, ricchi di speranza nei confronti del loro padrone. In particolare è sulle note di Be Our Guest (Stia con noi nella versione italiana) che il trio dà il meglio di sé, dando vita a una sequenza elettrizzante e avvolgente a livello visivo.

bestia-6

Primo film d’animazione a ricevere una nomination agli Oscar nella categoria Miglior Film (Up e Toy Story 3 gli altri ad aver raggiunto il medesimo traguardo), La bella e la bestia ottenne le candidature anche per miglior colonna sonora e miglior canzone (Beauty and the Beast, interpretata da Céline Dion e Peabo Bryson), in cui ha trionfato, oltre ad aver vinto tre Golden Globe: miglior film commedia/musicale, miglior colonna sonora e miglior canzone originale. Ora l’attesa è per il remake live action di Bill Condon, con protagonisti Emma Watson e Dan Stevens: riuscirà a ridonare allo spettatore la magia del Classico?

Categorie

Maximal Interjector
Browser non supportato.