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Milano Film Festival, giorno 11 – The Opposition e la realtà a rischio in Papua Nuova Guinea

The Opposition (2016) sarà l’ultimo evento speciale, proiezione dei film vincitori della manifestazione a parte, che concluderà le danze di questa 22esima edizione del Milano Film Festival. Il primo documentario lungo della regista Hollie Fifer sarà proiettato alle ore 16.30 nella sala grande dello Spazio BASE.

Con i suoi primi lavori, Children of the Rainbow Serpent (2010), Common Ground (2011), Corinna (2012) e Very Impressive (2013), (ultimi due cortometraggi premiati all’Antenna Documentary Film Festival), la regista aveva già dimostrato di avere un occhio attento e sensibile per la rappresentazione di tematiche delicate come l’immigrazione, la violenza domestica, salute e nutrizione, l’inquinamento e l’impatto ambientale e la corruzione nelle politiche internazionali.

The Opposition, girato tra le coste della Papua Nuova Guinea e il Regno Unito, documenta la drammatica storia di una popolazione insediata da ormai quattro generazioni nella zona di Port Moresby, nell’area sud-est dell’isola, sul punto di essere sfrattata per fare posto ad un resort di lusso. In realtà il film si apre già con le ruspe in azione e metà delle famiglie rimaste senza un tetto. Ed è qui che entra in gioco Joe Moses, leader della comunità a rischio che si batte in prima linea con un’azione legale che ha l’obbiettivo di interrompere il progetto dimostrandone le irregolarità. Oltre alle immagini reali e le scene in presa diretta, Hollie Fifer è brava nel documentare lo spirito di coesione del villaggio che lotta unito spinto dal senso di appartenenza e d’identità condivisa che incoraggia il suo leader e cattura lo spettatore.

La regista inoltre combina sapientemente diversi approcci stilistici, alternando momenti di intervista ai protaginisti della vicenda a maestose riprese del paesaggio e della natura. Non mancano, nelle scene più dure e violente, movimenti di macchina frenetici e veloci che simboleggiano il futuro incerto della comunità e il suo generale stato di apprensione.

Prima che cali il sipario, il Milano Film Festival regala nella sua fase conclusiva un importante ritratto di una fetta di realtà che sa come coinvolgere lo spettatore ed empatizzare con i suoi protgonisti.

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