Dreams

Fernando (Isaac Hernández), un giovane ballerino messicano che sogna di sfondare nel mondo della danza classica e di vivere negli Stati Uniti. Convinto che l’amore della sua ricca amante Jennifer (Jessica Chastain), lo sosterrà nel suo cammino, decide di attraversare il confine e inseguire il suo sogno a San Francisco. La loro relazione, nata tra passione e illusione, intreccia due mondi lontani: quello dell’élite americana di lei e quello del giovane e ambizioso ballerino messicano. Mentre l'entusiasmo e la speranza di Fernando si scontrano con la dura realtà, il suo arrivo negli Stati Uniti segna l'inizio di una crisi. 

Dopo il riuscito Memory (2023), Michel Franco torna a lavorare con Jessica Chastain donandole un ruolo di una donna fredda, algida, seppur affascinante ed elegantissima, simbolo di un’America in apparenza perfetta e dentro invece estremamente marcescente. La metafora è fin troppo chiara – lei gli Stati Uniti, lui il Messico – per dare vita a un simbolismo capace di regalare reali suggestioni e riflessioni interessanti. Il cinema di Franco è spesso corrispondente a un’estetica del dolore e, anche in questo caso, si percepisce pienamente lo stile dell’altalenante regista messicano, cristallino nella messinscena ma anche troppo scontato nei contenuti messi in campo. Già dal titolo – quei sogni degli immigrati che evaporano rapidamente – l’autore vuole mettere in chiaro precisamente ciò che vuole raccontare, ma questo toglie magia e interpretazioni a uno spettatore eccessivamente guidato in ciò che gli viene mostrato. È un po’ un peccato, perché non mancano momenti di notevole intensità e la messinscena è priva di cadute evidenti. Buona anche la prova di Jessica Chastain in un film che avrebbe potuto regalare spunti più interessanti. Presentato in concorso alla Berlinale 2025.