Sangue
Durata
92
Formato
Regista
Il drammaturgo e regista Pippo Delbono riprende, parallelamente, le sue conversazioni con l'ex brigatista e omicida Giovanni Senzani e l'agonia (e la morte) della madre.
Foriero da sempre di grandi scandali e provocazioni, Pippo Delbono ha suscitato innumerevoli polemiche con questo film presentato al Festival di Locarno nel 2013. Al di là dell'interrogativo sulla liceità di dare visibilità a un noto assassino, senza che venga data voce in capitolo alle famiglie delle vittime, quello che più disturba dell'operazione di Delbono è l'intrusione durante la fase terminale dell'esistenza di sua madre. La questione non sta tanto nel ruolo del regista, bensì nella persona ripresa, che subisce l'ostensione pubblica senza potersi difendere. La videocamera diventa così un elemento prostetico e disturbante, come se Delbono avesse avuto paura di affrontare il dolore privato e avesse voluto farsene schermo attraverso la figura controversa di Senzani, strumentalizzato anch'esso per catalizzare l'attenzione pubblica. Un prodotto discusso e discutibile, tra il documentario e lo psicodramma.
Foriero da sempre di grandi scandali e provocazioni, Pippo Delbono ha suscitato innumerevoli polemiche con questo film presentato al Festival di Locarno nel 2013. Al di là dell'interrogativo sulla liceità di dare visibilità a un noto assassino, senza che venga data voce in capitolo alle famiglie delle vittime, quello che più disturba dell'operazione di Delbono è l'intrusione durante la fase terminale dell'esistenza di sua madre. La questione non sta tanto nel ruolo del regista, bensì nella persona ripresa, che subisce l'ostensione pubblica senza potersi difendere. La videocamera diventa così un elemento prostetico e disturbante, come se Delbono avesse avuto paura di affrontare il dolore privato e avesse voluto farsene schermo attraverso la figura controversa di Senzani, strumentalizzato anch'esso per catalizzare l'attenzione pubblica. Un prodotto discusso e discutibile, tra il documentario e lo psicodramma.