Vesna va veloce

Giunta a Rimini a bordo di un autobus turistico, la giovane cecoslovacca Vesna (Tereza Grygarová) si scontra con la dura realtà e la necessità di guadagnare denaro. Costretta a prostituirsi, intreccia un rapporto con Antonio (Antonio Albanese), un cliente che ha perso la testa per lei. Dopo l'idillio iniziale la gelosia dell'uomo rovina tutto.

Mazzacurati torna al tema dell'immigrazione focalizzando la sua attenzione sull'Europa dell'Est, concludendo una sorta di trittico iniziato con Un'altra vita (1992) e proseguito con Il toro (1994). Manca, tuttavia, della forza narrativa dei precedenti capitoli anche a causa di un soggetto decisamente meno personale: una sorta di Pretty Woman (1990) virato al dramma, con la greve presenza dei problemi dell'emigrazione e della prostituzione (di facile presa sul pubblico). Il finale lirico si contrappone in maniera netta al resto del lungometraggio, mostrandosi poco integrato al realismo e alla forza che vorrebbero contraddistinguere il film fino a quel momento. Primi piani e silenzi significativi non bastano a compensare i troppo scivoloni (come le varie fughe della giovane). Si salvano gli interpreti e poco altro.