10 giorni con Babbo Natale
2020
Amazon Prime Video
Paese
Italia
Genere
Commedia
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Alessandro Genovesi
Attori
Fabio De Luigi
Valentina Lodovini
Diego Abatantuono
Angelica Elli
Matteo Castellucci
Bianca Usai
Carlo (Fabio De Luigi) e Giulia Rovelli (Valentina Lodovini) sono ai ferri corti: lui ha lasciato il lavoro e non ne può più di dedicarsi per quasi due anni ai tre figli Camilla, Tito e Bianca, lei sta facendo carriera e "a casa non c'è mai". Il Natale è in arrivo, e mentre Carlo spera nel buon esito di un colloquio per tornare a fare il suo mestiere, Giulia riceve un'offerta che sarà difficile rifiutare: l'incarico dei suoi sogni non a Roma, dove abitano i Rovelli, ma a Stoccolma. E l'incontro decisivo con la dirigenza è fissato per la vigilia di Natale.
10 giorni con Babbo Natale riprende personaggi, regista e cast del precedente 10 giorni senza mamma, commedia family dall’ottimo successo di pubblico con De Luigi e la Lodovini, e si limita a declinarlo in chiave natalizia, senza cambiare granché rispetto all’originale né tantomeno scomodare alcunché e apportare alcuna modifica o scarto degno di nota. Rispetto al primo film si calca però più la mano sull’allontanamento dei figli - Camilla l'ecologista in crisi adolescenziale, Tito attratto dalla destra neonazista - per fornire quantomeno un pretesto all’esigenza di un viaggio in camper, mezzo di trasporto da riesumare per trasformare la trasferta della moglie a Stoccolma in una gita di famiglia, che culminerà nell’incontro con uno strano tipo che sostiene di essere Babbo Natale ed è interpretato da Diego Abatantuono. La solarità del primo film è anche confermata ma anche l’assenza di pretese è la stessa: De Luigi si limita a replicare, seppur con piacevolezza, il ruolo del padre un po’ “mammo”, goffo, imbranato, affettuoso ma vessato a suon di schiaffoni, mentre l’on the road è fiacco e la morale per le feste («Un bambino che vede i genitori litigare invecchia prima», dice il personaggio di Abatantuono, Santa Claus nostrano che fatica a ritagliarsi un’autonomia d’immaginario) è piuttosto posticcio. Gli elementi più slapstick, circensi e demenziali del primo film, già remake del lungometraggio spagnolo di successo Mamá se fue de viaje (2017), sono sicuramente calmierati, ma venendo meno le gag le componenti più sentimentali, tenere e malinconiche sono troppo fioche per reggere l'urto e la restante comicità di situazione, come la sequenza dell’elettroshock a Babbo Natale, lascia il tempo che trova. Distribuito direttamente su Amazon Prime Video nel dicembre 2020, saltando l'uscita nelle sale cinematografiche a causa della perdurante emergenza sanitaria da COVID-19.
10 giorni con Babbo Natale riprende personaggi, regista e cast del precedente 10 giorni senza mamma, commedia family dall’ottimo successo di pubblico con De Luigi e la Lodovini, e si limita a declinarlo in chiave natalizia, senza cambiare granché rispetto all’originale né tantomeno scomodare alcunché e apportare alcuna modifica o scarto degno di nota. Rispetto al primo film si calca però più la mano sull’allontanamento dei figli - Camilla l'ecologista in crisi adolescenziale, Tito attratto dalla destra neonazista - per fornire quantomeno un pretesto all’esigenza di un viaggio in camper, mezzo di trasporto da riesumare per trasformare la trasferta della moglie a Stoccolma in una gita di famiglia, che culminerà nell’incontro con uno strano tipo che sostiene di essere Babbo Natale ed è interpretato da Diego Abatantuono. La solarità del primo film è anche confermata ma anche l’assenza di pretese è la stessa: De Luigi si limita a replicare, seppur con piacevolezza, il ruolo del padre un po’ “mammo”, goffo, imbranato, affettuoso ma vessato a suon di schiaffoni, mentre l’on the road è fiacco e la morale per le feste («Un bambino che vede i genitori litigare invecchia prima», dice il personaggio di Abatantuono, Santa Claus nostrano che fatica a ritagliarsi un’autonomia d’immaginario) è piuttosto posticcio. Gli elementi più slapstick, circensi e demenziali del primo film, già remake del lungometraggio spagnolo di successo Mamá se fue de viaje (2017), sono sicuramente calmierati, ma venendo meno le gag le componenti più sentimentali, tenere e malinconiche sono troppo fioche per reggere l'urto e la restante comicità di situazione, come la sequenza dell’elettroshock a Babbo Natale, lascia il tempo che trova. Distribuito direttamente su Amazon Prime Video nel dicembre 2020, saltando l'uscita nelle sale cinematografiche a causa della perdurante emergenza sanitaria da COVID-19.
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