A distanza ravvicinata
At Close Range
1986
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
115 min.
Formato
Colore
Regista
James Foley
Attori
Sean Penn
Christopher Walken
Mary Stuart Masterson
Christopher Penn
Millie Perkins
Eileen Ryan
Kiefer Sutherland
Crispin Glover
Anna Thomson
Pennsylvania, fine anni Settanta. Il perdigiorno Brad Jr. (Sean Penn) si arrabatta tra una bravata e l’altra, sbruffoncello ma in fondo innocuo. Suo padre, Brad Sr. (Christopher Walken), torna a casa dopo tanti anni: è un delinquente violento e manipolatore, che non tarda a introdurre Brad e il fratello Tommy (Chris Penn) in un vortice di criminalità, morte e dolore. Quello che si configura come l’aspetto più interessante di A distanza ravvicinata è proprio (come suggerisce il titolo italiano) il controverso, irrisolto, quasi ombelicale rapporto che si viene a creare tra padre e figlio. Un legame quasi archetipico, che comincia con la fascinazione tipica dell’infanzia e prosegue con la delusione, la rabbia, l’allontanamento. James Foley afferra questa metafora e la immerge in un sostrato di violenza e di angheria oltre ogni immaginabile dubbio. Le colpe dei padri ricadono sui figli: in questo caso, però, quelle del padre interpretato con la consueta, mefistofelica grazia da Christopher Walken non esitano a danneggiarli, i figli, perfino a privarli della vita. In reazione biunivoca, il furore del figlio Sean Penn non riesce a mitigare la lacerante vocazione paterna alla distruzione dell’altro: non basta il finale, che pare chiudere ogni partita, per cancellare il dolore. Nonostante qualche ingenuità e diverse slabbrature nella parte centrale, il film di Foley è coriaceo quanto basta, duro, dalle ombreggiature importanti: notevoli interpretazioni anche da parte delle interpreti femminili, inclusa Mary Stuart Masterson (che avrebbe meritato una carriera di primo livello), qui perfetta nei panni della sfortunata Terry, fidanzata infelice di Brad Jr. In concorso al Festival di Berlino.
Maximal Interjector
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