À jamais
À jamais
2016
Paesi
Francia, Portogallo
Genere
Drammatico
Durata
86 min.
Formato
Colore
Regista
Benoît Jacquot
Attori
Mathieu Amalric
Julia Roy
Jeanne Balibar
Victória Guerra
Rey (Mathieu Amalric) è un regista cinematografico che si ritrova ad assistere all’esibizione di una donna (Julia Roy) all’interno di un museo. Tra i due scocca la scintilla e un’attrazione impossibile da silenziare, che li induce a sposarsi. Una tragedia sconvolgerà le loro vite, ma ciò che seguirà a essa sarà ancora più inquietante e difficile da decifrare… Il regista francese Benoît Jacquot tenta l’ardua strada di portare sullo schermo un romanzo del maestro della narrativa postmoderna americana Don De Lillo, The Body Artist, noto in Italia col titolo Body Art: impresa, va detto, che non sarebbe stata semplice per nessuno, ma Jacquot frana in maniera rovinosa e imbarazzante firmandone una trasposizione incolore e grossolana, diretta con la mano sinistra e senza un briciolo della complessità psicologica e delle suggestioni laceranti della prosa di De Lillo, capace di risultare spiazzante e perturbante attraverso un racconto secco e minimale della solitudine. La montagna da scalare era di sicuro non indifferente, data la natura intima e sfaccettata di un testo che ragiona già di suo per frame dal sapore cinematografico trattandoli però come frammenti di un discorso mentale, ma Jacquot fallisce miseramente su tutta la linea inscenando, in luogo del romanzo di De Lillo, un illustrativo, involuto e fastidioso mélo, petulante e respingente dall’inizio alla fine. Dispiace vedere il nome del glorioso produttore Paulo Branco legato a un impiastro di tale portata, totalmente privo della componente fantasmatica e allucinatoria del romanzo originario e deficitario anche prescindendo del tutto dal volume cui è indegnamente ispirato. In origine il progetto doveva essere diretto, nel 2013, addirittura da Luca Guadagnino, con un cast da urlo: Isabelle Huppert, Denis Lavant, Sigourney Weaver e David Cronenberg, che per il grande schermo ha adattato un altro romanzo di De Lillo, Cosmopolis (2012). Sceneggiato maldestramente dalla co-protagonista Julia Roy.
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