Anni '60. Jude (Jim Sturgess) lascia la natia Liverpool per l'America, alla ricerca del padre mai conosciuto. Stringerà amicizia con l'anticonformista Max (Joe Anderson) e amerà la di lui sorella Lucy (Evan Rachel Wood), mentre l'incombente Vietnam sconvolge le loro vite. Le canzoni dei Beatles danno letteralmente voce alle loro storie.
Operazione rischiosa, originale, non completamente riuscita ma sicuramente rispettosa di un celeberrimo totem musicale, Across The Universe fa parlare e recitare le canzoni dei Fab Four, costruendo attorno a esse trama e personaggi. Elemento di forza è la rilettura del catalogo beatlesiano, pur inserita in un intreccio non originale (storia d'amore e contestazione studentesca contro la guerra in Vietnam) e appesantito da alcuni personaggi di contorno, non funzionali alla narrazione ma solo all'utilizzo di un particolare momento musicale. Pezzi reinterpretati dai protagonisti, ambientazioni a volte realistiche, a volte in chiave musical, sature di psichedelia e riferimenti alla tipica estetica degli anni '60. Camei illustri di Joe Cocker, che travestito da barbone intona Come Together circondato dal degrado dei sobborghi newyorkesi, e di Bono Vox, che si cala nei baffuti panni del santone new age Doctor Robert per una reinterpretazione di I Am The Walrus. Imperfetto ma suggestivo e in alcuni momenti piacevolmente straniante. Sceneggiatura di Dick Clement e Ian La Frenais.