Durante la Prima guerra mondiale, il tenente Frederic Henry (Gary Cooper) si innamora dell'infermiera Catherine (Helen Hayes). I due trascorrono giorni felici quando l'uomo è costretto al riposo per via di un infortunio; ma, una volta tornato al fronte, il suo capitano (Adolphe Menjou) intercetterà le lettera della fanciulla per evitare che l'uomo agisca in maniera impulsiva alla notizia della gravidanza di lei. Tratto dal celeberrimo romanzo di Hemingway, Addio alle armi è un melodramma ben diretto dall'esperto del genere Frank Borzage. Prendendo spunto da un testo sicuramente efficace e ottimamente congegnato in vista di una trasposizione sul grande schermo, l'opera rischia di sembrare oggi decisamente datata e ingenua, soprattutto per la strutturazione della parte finale, ma riesce comunque a smuovere l'animo e il coinvolgimento dello spettatore grazie alla sua forte componente umana, mai bypassata e costantemente rimarcata, con alcune soluzioni davvero eccellenti. Costretto a dover effettuare delle modifiche notevoli rispetto al progetto originario a causa di una forte ingerenza attribuibile alla censura dell'epoca, Borzage non perde comunque di vista quello che è il suo obiettivo primario, ovvero denunciare l'inutilità dei conflitti ed esaltare la migliore difesa da ogni turbolenza, vale a dire l'amore che tutto addolcisce e salva. E anche gli attori fanno decisamente bene il loro dovere. Nominato a quattro Oscar tra cui quello per il miglior film, l'opera vinse la statuetta in due categorie tecniche: miglior fotografia e il miglior sonoro.