Nella Parigi occupata dai nazisti, alcuni attivisti di estrema sinistra uccidono un ufficiale di Marina tedesco. Il governo di Vichy pianifica allora di condannare sei persone innocenti come risarcimento alla Germania, approntando una Sezione speciale costituita da abietti giudici che infrangeranno ogni valore etico e morale per la sporca causa. Eccessivamente fazioso nel rapportarsi a una materia incandescente e poco calibrato nei toni (ora accusatori, ora comprensivi), il sesto lungometraggio di Costa-Gavras è un altro tentativo dell'autore di scuotere le coscienze confrontandosi con gli orrori della Storia. Ma l'atto di accusa è affossato dalla pedanteria della scrittura e il viscerale spirito di denuncia rende tutto troppo manifesto, tanto da sfiorare lo schematismo ideologico. L'apertura alla comprensione (con l'atto di coraggio di alcuni giudici), risolta senza convinzione, convince a metà. Premio per la miglior regia al Festival di Cannes.