Le affinità elettive
1996
Paesi
Italia, Francia
Genere
Drammatico
Durata
98 min.
Formato
Colore
Registi
Paolo Taviani
Vittorio Taviani
Attori
Isabelle Huppert
Jean-Hugues Anglade
Marie Gillain
Nella Toscana dell'Ottocento, assistiamo al ritorno di fiamma tra la contessa Carlotta (Isabelle Hupert) e il barone Edoardo (Jean-Hugues Anglade) che, conosciutisi vent'anni prima, decidono di sposarsi. Quando un anno dopo Edoardo decide di invitare l'amico Ottone (Fabrizio Bentivoglio) nella tenuta, le visioni di Carlotta la portano a convocare la nipote Ottilia (Marie Gillain) per equilibrare l'ambiente. Ne scaturiranno invece due relazioni clandestine, una gravidanza e una terribile tragedia. Oleografica trasposizione dell'omonimo romanzo di Goethe, che i Taviani ambientano nella propria terra natale. L'estrema eleganza e il rigoroso controllo formale accentuano però il tono già freddo, quasi “scientifico” della dissertazione sulle umane passioni. Il senso di inevitabile disfacimento delle transitorie architetture sentimentali (specie in confronto a quelle abitative su cui si soffermano discorsi e inquadrature) rischia però di celebrare un non-senso dell'esistenza che si riverbera anche sulla pellicola, in fin dei conti poco coinvolgente e quasi compiaciuta di esserlo. Un riuscito esercizio di stile e poco più. La costumista Lina Nerli Taviani, moglie di Paolo, aveva già curato gli abiti per lo sceneggiato Rai del 1979 tratto dallo stessa opera dell'autore tedesco.
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